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Le cinque domande sulle WSOP 2015
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Nella notte italiana è scattato il rumore delle chips tra i tavoli del Rio Casino di Las Vegas per l’edizione 2015 delle World Series of Poker.
Nei prossimi 50 giorni ritmo frenetico per quella che si presenta come l’edizione più innovativa degli ultimi anni.
Tra tutte queste novità c’è il rischio di perdersi. Ecco dunque la nostra personale classifica delle 5 domande più intriganti su questa 46° edizione World Series.
1. QUANTI GIOCATORI PARTECIPERANNO AL COLOSSUS?
E’ l’evento più atteso di queste WSOP, forse ancora più del main event e del braccialetto ibrido tra poker online e poker live: il Colossus che scatterà domani sarà il torneo del 2015.
5 milioni di montepremi garantito a fronte di un buy in di soli 565 dollari dovrebbero portare al torneo live con il field più grande mai organizzato nella storia del poker.
La domanda che però tutti si stanno facendo è il numero esatto degli iscritti. Le attese parlano di circa 20.000 entries possibili nei quattro day 1 che si svolgeranno tra venerdì 29 e sabato 30.
Ma l’organizzazione delle WSOP spera di sfondare questa quota e arrivare al cap di circa 6.000 players almeno nel day 1 A e nel day 1 D, che dovrebbero essere i più affollati. Anche molti italiani sono già pronti a Vegas per schierarsi a un evento che, con 5.000 chips di partenza e livelli da 40 e 60 minuti, dovrebbe garantire comunque un’ottima struttura a fronte di un field mastodontico.
Tommaso Briotti, che ha già ben figurato nella prima giornata di gara a Vegas, Cristiano Guerra, Alessio Careddu, Roby Begni e Mario Perati sono soltanto alcuni tra i nostri portacolori già avvistati tra le sale del Rio a pre-iscriversi per essere sicuri di avere un posto al tavolo. Noi puntiamo su 22.222 entries totali. E voi?
2. CHI SARA’ IL WSOP PLAYER OF THE YEAR?
La classifica del miglior giocatore delle World Series of Poker è uno dei grandi cambiamenti di questa edizione. Affidandosi ad Alex Dreyfus e al suo Global Poker Index il tentativo è quello di avere una leaderboard più veritiera e soprattutto più appassionante delle ultime annate.
Si punta a un tam tam mediatico in modo che non si parli solo del braccialettato del main event ma anche del vincitore del GPI WSOP Player of the Year. L’anno scorso il tedesco George Danzer, con tre titoli tra Vegas e Melbourne, non ha avuto rivali. Ma quest’anno il diverso meccanismo di calcolo potrebbe sicuramente premiare maggiormente giocatori impegnati in tornei dal buy-in elevato.
Dan Colman, per esempio, con il sistema di calcolo di quest’anno avrebbe prevalso sul teutonico e si candida da subito a essere uno dei papabili vincitori del trofeo del 2015.
Altri possibili trionfatori potrebbero essere David Kitai, “The Grinder” Mizrachi e il sempre presente Daniel Negreanu.
Ma potrebbe essere una sorpresa ad affacciarsi sulla vetta più alta. Tra queste sicuramente il nome caldo da tenere d’occhio è Paul Volpe, che in America sta letteralmente spopolando nell’ultimo periodo.
Tra gli azzurri sicuramente Mustapha Kanit e Dario Sammartino sono i nomi da tenere d’occhio. Soprattutto il primo vista la regolarità di risultati potrebbe essere un candidato plausibile, anche perché la sua concentrazione negli eventi delle WSOP Europe di Berlino sarà massima come lui stesso ci ha dichiarato.
Noi puntiamo su un bis tedesco. Fedor Holz è una macchina negli MTT online e si sta affacciando molto bene anche nel mondo del live. Potrebbe essere lui il Player of the Year.
3. QUALCUNO VINCERA’ TRE BRACCIALETTI?
Da 15 anni almeno, un giocatore ha vinto più di un braccialetto in ogni edizione. L’obiettivo quindi di tutti i giocatori è ora quello di vincerne tre in una sola edizione.
Solo Phil Ivey, Hellmuth, Jeff Lisandro ci sono riusciti in tempi non arcaici. George Danzer nel 2014 ha dovuto unire ai due braccialetti di Las Vegas quello conquistato a Melbourne nelle WSOP ASIA PACIFIC.
L’impresa sarà senz’altro ardua e sarebbe veramente incredibile se a realizzarla fosse uno dei nostri alfieri, magari proprio come ha fatto Danzer ottenendo uno dei tre successi nelle prossime WSOPE di Berlino.
Nessuno poi è mai riuscito a conquistare 4 braccialetti in una singola edizione.
Pensiamo che sarà difficile vedere qualcuno con al polso tre braccialetti e se dovesse succedere sarebbe un bello spot per il mondo del poker tutto. Sicuramente questo eroe dovrebbe vincere almeno uno dei suoi bracciali in un torneo di varianti perché compiere l’impresa in tre eventi di Texas Hold’em, nel 2015, sembra pura utopia.
4. COME CAMBIERA’ IL GIOCO COI NUOVI STACK DI PARTENZA?
Hanno fatto il debutto ieri i nuovi stack di partenza che dovrebbero garantire una maggiore giocabilità nelle fasi iniziali degli eventi. Il 5.000 $ di apertura dava in dotazione 25.000 chips a fronte delle 15.000 delle passate edizioni. Ora sono 250 blind a inizio day 1.
E anche negli altri tornei si va da un minimo di 100 big blind nei tornei più piccoli da 1.000 dollari per passare ai 150 di quelli più comuni da 1.500 $ e 200 in quelli da 3.000 $. Perfino nel Colossus si partirà con 100 grandi bui davanti.
In attesa di sentire i commenti dei professionisti impegnati al Rio è sicuramente facile vedere come l’aumento degli stack (66% in più rispetto al 2014) garantisce un sicuro maggior appeal verso i giocatori occasionali più abituati, almeno in Europa, a stack profondi.
Basti poi pensare come lo scorso anno uno degli eventi di maggior successo è stato quello monster stack che garantiva una partenza con chips pari a 10 volte il buy in.
A beneficiarne saranno sicuramente i giocatori di cash game che potranno far valere almeno nelle prime fasi la propria edge e potranno poi comunque grazie a un average probabilmente più elevato lungo il corso di tutto il torneo giocare in condizione di deep stack.
5. QUALI SARANNO I MIGLIORI ITALIANI?
Nel 2014 il giocatore di copertina è stato sicuramente Davide Suriano, vincitore di un braccialetto e molto carico anche per queste World Series. I nomi che tutti si attendono però sono quelli di Mustacchione e Sammartino nella top ten della Global Poker Index e dopo Montecarlo entrati di diritto nell’elite del poker mondiale.
Altro nome caldo potrebbe essere quello di Giuliano Bendinelli, voglioso di far bene a Las Vegas e di dimostrare che non è stato un caso il successo di miglior giocatore della Global Poker Masters.
Da tenere d’occhio sicuramente anche chi il braccialetto l’ha già vinto come il pirata Max Pescatori o l’altro iridato Rocco Palumbo.
Alcuni alfieri azzurri tra l’altro tenteranno anche il successo nell’incredibile One Drop da 111.111 dollari e quindi potrebbero far parlare di sè proprio in quell’occasione.
Noi puntiamo su due nomi magari un po’ sottotraccia. Uno è Raffaele Sorrentino, che proverà a seguire la run dell’amico Kanit per ottenere un risultato di prestigio; l’altro è Carlo Savinelli, iper concentrato per portare a casa un risultato da Las Vegas dopo i bei risultati nel vecchio continente.
E voi chi pensate possa essere il miglior giocatore italiano? Diccelo sull’evento facebook delle WSOP.