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il 9 Ott 2008

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Una backdoor per ‘JJProdigy’?

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Molti di voi ricorderanno le “avventure” del giovane ‘JJProdigy’, all’anagrafe Josh Field, divenuto famoso, un paio di anni fa, per esser stato uno dei cheater online più organizzati ed efficienti che la storia pokeristica ricordi.

Josh, che ha raggiunto la maggiore età solo quest’anno, fu l’autore nel febbraio 2006 di una prodigiosa vittoria nel Sunday Tournament di Party Poker, all’età quindi di soli 16 anni (sotto il limite previsto dalla legge per giocare online). Ma c’è di più…
Non solo Field partecipò al torneo non avendo i requisiti d’età necessari, ma si beffò dei suoi colleghi prendendo parte all’evento con due account contemporaneamente, cosa altamente proibita in ogni poker room del mondo. Gli accounts in questione erano il principale ‘JJProdigy’ ed un altro chiamato ‘Ablackcar’.Con il suo account base non ebbe fortuna, uscendo nelle prime fasi del torneo, ma con il secondo riuscì a conquistare la vittoria ed il ricco primo premio ammontante a $ 140.000. L’unico errore, probabilmente dovuto all’età, che Josh commise fu il gloriarsi in chat con i suoi amici di aver beffato una delle PR più grandi del momento.
Come spesso capita in queste situazioni la voce si sparse fino a giungere agli altri giocatori giunti ITM (In The Money) nel medesimo torneo. Gli stessi sollevarono l’obiezione che fosse strano che un account, fino a quel momento sconosciuto, fosse riuscito a dimostrare una simile abilità pokeristica fino addirittura ad aggiudicarsi il torneo.
Party Poker iniziò ad investigare e Josh si difese in modo a dir poco stravagante. Il giovane sedicenne affermò di condividere la passione del poker con la sua vecchia nonnina con la quale soleva giocare i grandi eventi della domenica. Nel caso in questione la stessa nonna, ormai stanca, gli avrebbe ceduto la sua partita così da permettere a Josh di vincere il torneo.
Inutile dire che la storia non convinse portando al ban a vita per Josh Field da tutti gli eventi, sia live che online, organizzati da Party Poker e, successivamente, anche da Pokerstars dove Josh si era aggiudicato altri tornei e ricche vincite.
Spinto dalla sua famiglia Josh decise di chiedere scusa all’intera comunità pokeristica, con una lettera pubblicata sul forum 2+2, nella quale affermava di aver compiuto degli errori dovuti alla sua giovane età ed al fatto di non poter giocare al suo gioco preferito.
La lettera parve autentica, non priva di veri sentimenti e impegno serio a non giocare fino al compimento di 18 anni e, soprattutto, a non servirsi mai più di accounts multipli. Il tutto terminava con una richiesta di perdono alla comunità pokeristica.
Non sappiamo se, nei due anni a venire, Josh si sia veramente tenuto lontano dai tavoli verdi, fatto sta che ora, raggiunta la maggiore età, è tornato alla ribalta postando una nuova lettera di scuse (pochi giorni or sono) con la richiesta, questa volta, non del perdono ma di essere riabilitato nei maggiori network di poker online e, soprattutto, in tutti i tornei live organizzati negli Stati Uniti.
Tale richiesta ha sollevato notevoli critiche e polemiche nella comunità pokeristica sia online che live. Sono in molti a credere che Josh abbia contribuito a screditare la serietà del poker online, ritenendo assurda la sua richiesta di riabilitazione. Per non parlare delle moltissime persone che hanno perso denaro a causa degli imbrogli di ‘JJProdigy’.
Denaro che non sembra avergli portato fortuna in quanto, voci non confermate, lo darebbero sul lastrico causa cattivi investimenti. Quel che è certo è il suo talento. Seppur aiutato dai molteplici account Josh Field è da molti considerato uno dei più forti giocatori di poker oggi in “semi” circolazione.

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