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La grindhouse maltese di Marchi, Camosci ed Escobar: mare, serate, palestra e tanto grinding!
Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di Davide Marchi e del suo secondo posto al Sunday Million di PokerStars, dove ‘Girex’ è riuscito a conquistare una moneta da $135.000 dalla sua casa a Malta, con il tifo dei coinquilini Enrico Camosci e Gianluca Escobar.
Sembra che la loro “grindhouse” abbia davvero un influsso benefico sui mouse, dato che oggi anche Gianluca ‘EscobarGianl’ Escobar ha portato a casa $31.520 shippando il The Stack Event #5 di FullTilt, torneo da $500 di buy in e 252 entries totali.
L’occasione era troppo ghiotta per non farci raccontare di questa “grindhouse” di Malta.
“La location è fantastica. La casa è molto grande, con tre piani e due grandi terrazzi, vista sul mare e parco con piscina per i residenti, nel pieno centro di Sliema che è una delle location più residenziali di Malta. La vita qui non è niente male e soprattutto in questo periodo! D’estate è fantastica con tanti posti dove andare al mare, anche se forse è ancora più bello affittare una barca e fare un giro intorno all’isola; e tanti luoghi per uscire la sera a bere qualcosa o a cenare fuori. Durante l’inverno è un po’ meno bella, ma niente male comunque!”
Gianluca dice che la convivenza finora non ha presentato alcun problema. Per intenderci, nella grindhouse di Malta non si sidebetta per chi debba lavare i piatti, a differenza della “grindhouse” della cricca veneta:
“Ci troviamo benissimo anche perché caratterialmente ci troviamo ed anche a confronto con altre ‘grindhouse’ vediamo che tanti problemi che altri incontrano per noi non esistono. Secondo me questo è importantissimo dato che siamo molto in sintonia e abbiamo idee simili su molte cose – come ad esempio il fatto che abbiamo bisogno di una cameriera ed una cuoca anche se ci tocca pagare qualcosa in più al mese! Tutto questo secondo me per le prestazioni e sul gioco può solamente avere un impatto positivo”
Pochi stress, pochi impegni extra poker e tante comodità… La giornata tipo dei grinder maltesi sembra essere dominata da tavoli e monitor:
“La routine è una ‘non routine’, almeno per me ultimamente, visto che negli ultimi due mesi ho giocato solamente 4 sessioni, mentre nei primi tre mesi e mezzo ho fatto 2.600 MTT. Quando si grinda la routine è: sveglia alle 14 circa per me e Davide Marchi, mentre Enrico ha bisogno di qualche ora di sonno in più per essere attivo… [ride] Poi viene la ragazza che mette in ordine e cucina, si mangia tutti insieme e si iniziano i tornei a partire dalle 18/19 fino a notte. Dopo la sessione di solito si parla dei tornei giocati, degli avversari ai tavoli, si analizzano mani o qualche spot dubbio ed in alcuni casi ci si perde nel pensare a programmi futuri, sia a breve che a lungo termine…”
Però di tempo libero ce n’è, e buona parte di esso ha anche influenze benefiche sul gioco:
“Da poco abbiamo iniziato nelle ore pomeridiane ad andare a correre o in palestra. Questa secondo me è un’altra cosa molto importante che fino ad ora è mancata: senza dubbio fare esercizio fisico scarica la tensione e aiuta anche nel gioco. Quindi più relax e spiaggia e meno videogames del solito! :)”
Ma anche le distrazioni sono obbligatori. Dopo questi risultati non si può evitare di uscire e fare festa!
“Io ultimamente ho fatto tante serate anche perché, come ho detto, mi sono preso questo periodo di pausa dal grinding ed avevo più tempo, ma comunque una o due volte a settimana di solito si esce e ci si diverte nei vari locali che ci sono in centro a Malta. E quando si vince qualcosa, come è successo questa settimana, si festeggerà di più, quindi peggio per chi sarà con noi in quella serata… Probabilmente il giorno dopo avranno un gran mal di testa!”
Ricapitoliamo: palestra, mare, videogiochi, poker, studio post sessione, serate… Forse non è la “grindhouse” a portare fortuna. Forse passare metà del tempo a giocare, studiare, lavorare sul mindset e lo stretto contatto con altri grinder aiutano a migliorare. Gianluca sembra averlo ben chiaro in mente, ed è davvero motivato a crescere come giocatore:
“Mah si può anche dire che la casa porta fortuna viste le ultime 2 vittorie, ma sarebbe riduttivo! La mia idea è che nel poker si migliora davvero ogni giorno guardando mani, giocando, confrontandosi sui vari spot ecc… Senza dubbio lo stretto contatto con Enrico e Davide ci migliora a vicenda! Forse a me in maniera più evidente rispetto a loro, perché non avevo mai studiato bene il poker a livello teorico non avendo mai avuto un coach, e dunque giocavo molto “di braccio” o di istinto, ma mi mancavano alcune cose e me ne mancano ancora tante altre, mentre loro erano già più preparati. In definitiva sento che la strada intrapresa è quella giusta e sto cercando, dopo un paio di anni di ottimi risultati sul punto it e molti tornei live, di completarmi come giocatore affrontando qui sul .com i migliori torneisti al mondo. Ma so che devo impegnarmi tanto e soprattutto più di quanto stia facendo adesso”