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Il payout perfetto secondo Luca Vivaldi, TD dello European Poker Tour
Il Colossus, l’evento live del 2015, è ormai agli annali. Cord Garcia si è imposto sugli oltre 22.000 giocatori presenti per una prima moneta di 639.000 dollari.
Organizzare un evento a cui partecipano 14.284 diversi giocatori (con più di 8.000 re-entry) non è sicuramente facile e anche decidere la suddivisione del montepremi è a tutti gli effetti un problema.
Nei giorni scorsi alla vista del payout sono piovute critiche sul management delle WSOP, secondo alcuni reo di aver piazzato un primo premio troppo basso e aver spalmato eccessivamente il prize pool di oltre 11 milioni di dollari.
Nell’evento ben sei italiani hanno raggiunto la zona a premi, rispettando la regola del 10% visto che sono stati 64 i nostri connazionali a scendere in campo nell’evento, che ha visto anche l’iscrizione di un giocatore di 91 anni.
La scelta del flat payout è stata criticata da professionisti quali Jasion Mercier e Vanessa Rousso, mentre altri addetti ai lavori lo hanno elogiato vedendolo come uno strumento per garantire la sopravvivenza del poker dal vivo.
Abbiamo chiesto a Luca Vivaldi, Tournament Director dello European Poker Tour un suo giudizio sulle decisioni del management delle World Series.
“Partiamo dal presupposto che mi congratulo con Palansky e il suo staff per aver creato e diretto un torneo di questa mole con poche sbavature, cosa assolutamente non facile. Molti players si sono lamentati del primo premio del Colossus perchè rappresentava circa il 6% del Prizepool totale. A mio avviso si sono soffermati allo “specchietto per le allodole”, al primo premio. Se analizziamo più profondamente il payout del Colossus trovo altre incongruenze rispetto ad un payout più “classico” e ai payout WSOP usati negli ultimi 4 anni, da quando cioè è stato deciso di cambiare le percentuali”
IPC: Quali sono queste incongruenze e come dovrebbe essere secondo te un payout perfetto?
LV: Per giudicare un payout guardo alcuni dati che mi possono permettere di stabilire a colpo d’occhio se il payout è stato fatto con percentuali adeguate.
1) Quanti players vanno a premio rispetto al totale dei parecipanti: solitamente tra il 10% e il 15% (per il Colossus hanno optato per un 10% “secco”, quindi rientra nei miei parametri)
2) Quanto prende in rapporto l’ottavo rispetto al primo. Solitamente è tra l’8% e il 10%. Al Colossus c’è un rapporto del 14%, decisamente troppo alto
3) Quali sono gli scalini di players per gli incrementi. Al Colossus dal primo giocatore pagato fino al 98esimo gli incrementi sono avvenuti ogni 100 giocatori per poi andare tavolo per tavolo. Personalmente avrei preferito partire da “gruppi” più ampi (200 giocatori) per ridurre gradualmente fino ad arrivare a 1 alla volta. Qualcosa come all’inizio ogni 200 giocatori, poi ogni 150, poi ancora ogni 100, ogni 45, ogni 27, ogni 18, ogni 9, ogni tre, ogni due fino ad arrivare al tavolo finale. Questo considerato che giochino come penso 10 handed fino a 10 tavoli left per poi passare 9 handed. Fare scalini da 100 all’inizio dove escono 100 players ogni 5 minuti (considerato il field) è troppo poco e il salto secco da gruppi di 100 a gruppi di 9 è troppo ampio.
4) La differenza tra primo e secondo e tra secondo e terzo. La differenza tra vincitore e runner up è stata di 350.000 $ (700 Buy-in) che rapportata alla differenza tra secondo e terzo che è di 80.000 (160 Buy-in) è troppo grande considerando anche che, a differenza dell’EPT, WSOP non permette deal (non che un payout si faccia mai invogliando ad un deal ovviamente) ma soprattutto considerando che il primo prende il 5.7% del montepremi totale
5) Ogni “jump” di soldi tra uno scalino e l’altro deve essere uguale o maggiore al “jump” precedente. Qui ovviamente sono tutti giusti anche se forse un pò troppo piatti nel mezzo”
IPC: Giudichi dunque sbagliata la suddivisione del prizepool adottata per il Colossus?
LV: In sostanza, la loro decisione è stata di usare un payout più “flat”, cosa legittima vista la mole di giocatori e visto che un evento live così grande era “alla prima”. Così facendo però abbiamo avuto un payout anomalo. Avrebbero a mio avviso dovuto spalmare un pò meglio i premi soprattutto del tavolo finale, cosa che gli avrebbe permesso di arrivare anche a pagare un primo premio pari all’8/9 % del Prizepool totale, evitando così questa tempesta nei social che gli si è abbattuta contro
IPC: Il professionista Rupert Elder ha proposto un paragone con il main event low delle ultime scoop di PokerStars.com, a suo avviso più equo. Cosa ne pensi?
LV: Confrontare questo evento con il Main-Low delle SCOOP su PokerStars.com non è troppo giusto, anche se il numero di giocatori è praticamente lo stesso, perchè i payout online hanno molti “gruppi” di players per gli scalini. E’ molto più facile determinare in che posizione sia uscito un giocatore rispetto ad avere 200 tavoli live dove bustano players ogni secondo. Però un piccolo paragone che possiamo fare è che questo payout soddisfa tutti e 5 i miei criteri