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il 5 Giu 2015

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WSOP – Keith Lehr succede a Davide Suriano: suo il torneo Heads Up delle polemiche

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Le World Series of Poker 2015 avranno molti motivi per essere ricordate.

Prima sono stati gli incredibili numeri fatti registrare dal Colossus, negli ultimi due giorni a tenere banco è stato invece il caso di cheating che ha coinvolto il moldavo Coca nel Championship di heads up, l’evento che lo scorso anno aveva regalato all’Italia l’ultimo bracciale, prima della fresca vittoria di Max Pescatori.

Dopo l’eliminazione del presunto baro avvenuta nella giornata di ieri, si è concluso oggi il torneo da 10.000 $ di buy in con l’ultimo match, quello che metteva in palio il titolo.

Di fronte c’erano lo scafato Keith Lehr e Paul Volpe, uno dei candidati al Player of the Year, come vi avevamo anticipato.

Volpe nel primo incontro del torneo aveva affrontato con successo il nostro Tommaso Briotti, anche se come lui stesso aveva annunciato su twitter non conosceva le abilità del professionista romano.

paul volpe tweet

Dopo Briotti è sicuramente stato il secondo turno quello più impegnativo per il giocatore nativo di Philadelphia. Ha dovuto infatti affrontare l’amico Stephen Chidwick. Da lì la strada verso la finale è stata tutta in discesa, con le vittorie su Allen Chang, Hutter, Sifuentes e Cooper.

Keith Lehr invece ha avuto nei primi turni gli impegni più difficili con le vittorie tra gli altri su Justin Oliver e Jake Schindler. Nei quarti poi il match con il moldavo Coca. E’ qui che sono iniziate a uscire le sue abilità da navigato giocatore old school, quando visti anche i numerosi rumours sulle “abilità” del suo avversario, ha protetto le carte e fatto del suo meglio per non concedere alcun tipo di vantaggio. Lehr non si è voluto sbilanciare sul presunto cheating dichiarando di essere molto fiducioso delle indagini che sta conducendo il management WSOP.

In semifinale poi la vittoria sull’amico Dee Tiller l’ha portato al testa a testa conclusivo.

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La finale, a differenza della vittoria di Davide Suriano dello scorso anno, è stata molto veloce. Prima un bluff non andato a segno di Paul Volpe e poi la mano numero 24 a consegnare il braccialetto all’under dog Lehr.

Dopo soli 40 minuti di gioco una mano che lascerà il segno a lungo soprattutto nella testa dello sconfitto come lui stesso ha ammesso su twitter.

paul volpe tweet2

Dopo l’apertura da bottone di Volpe con 63 e il call da grande buio di Lehr con Q8 è su un flop coordinato che si scatena l’action.

763 per una two pair di Volpe che raisa la donk bet di Lehr. Lo scafato professionista americano però non ci sta e 3betta in bianco. Dopo il call di Volpe la Q regala la top pair a Lehr il quale comunque parte in svantaggio quando tutte le chips finiscono in mezzo al piatto.

Magico river per lui con l’8 a sancire l’incredibile scoppio.

Il suo nome finisce così nell’albo d’oro del Championship Heads Up delle WSOP, uno dei più prestigiosi dell’intero palinsesto, dopo quello del nostro Suriano. Ma il torneo verrà sicuramente più ricordato per il caso di cheating sul quale lo staff di Palansky sta ancora indagando.

Cosa ne pensi dell’ultima mano del torneo più discusso delle WSOP? Commentala sulla pagina dell’evento facebook, WSOP 2015.

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