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Corso universitario tra odds e teoria dei giochi: al M.I.T. si insegna a giocare a poker
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Poker theory and analytics. E’ questo il nome del corso universitario tenutosi al MIT nel mese di gennaio e ora disponibile on line sul sito dei corsi gratuiti del leggendario Massachussets Institute of Tecnhology.
Il corso è durato tre settimane, per un totale di otto lezioni più varie esercitazioni, e da parte degli studi della Sloan School of Management, la business school dell’università di Cambridge attiva sin dal 1914, che ha annoverato tra i suoi docenti anche l’italiano Franco Modigliani, premio Nobel per l’economia nel 1985.
Il corso sul poker è stato tenuto dal professor Kevin Desmond, che ha invitato per alcune lezioni giocatori ed ex giocatori professionisti che potessero spiegare le teorie che relazionano il nostro amato giochino e l’economia.
Particolare anche la modalità di superamento dell’esame legato al corso. Oltre infatti alla presenza in aula e al superamento delle esercitazioni, gli studenti dovevano arrivare a premio in speciali tornei creati come Home Games dal professor Desmond su PokerStars.
L’intento delle lezioni è quello di dare al trading e agli investimenti finanziari uno spunto di teoria del poker (dal preflop alla teoria dei giochi) e dell’applicazione delle analisi fatte nel poker.
Ecco il programma dettagliato del corso:
- Basic Strategy
- Analysis Techniques and Applications
- Preflop Analysis
- Tournament Play
- Poker Economics
- Game Theory
- Decision Making
In particolare le prime lezioni trattano concetti semplici e spiegano a chi si avvicina al poker giocato per la prima volta un solido poker abc per i tornei multitavolo e un gioco non exploitabile attraverso anche l’utilizzo di PokerTracker, al quale viene dedicata un’intera lezione.
Vengono spiegati i software per il gioco online, concetti come la grandezza degli stack, il valore M di Harrington, l’importanza della posizione nel gioco del poker e il concetto di odds e implied odds.
Particolare interesse in queste prime lezioni è la spiegazione dell’equilibrio di Nash e la conseguente dimostrazione matematica del concetto di range.
Sono però le ultime tre lezioni quelle più interessanti.
Intervengono infatti tre personaggi cruciali nell’incrocio tra mondo del poker ed economia.
Il prima è Aaron Brown, un professionista della finanza americano che ha sempre pensato che il gambling abbia una stretta correlazione con la finanza. Brown, autore tra l’altro del libro “The Poker face of Wall Street”, spiega la storia del poker e come proprio nelle regioni dove si è sviluppato il poker siano anche cresciuti i più importanti economisti degli ultimi due secoli.
Nelle ultime due lezioni viene invece trattato il tema della teoria dei giochi e la sua applicazione in campo pokeristico e finanziario. A farlo sono due giocatori: Bill Chen, braccialettato e sei volte a premio nell’ultima edizione delle WSOP, e Matthew Hawrilenko, vincitore di quasi due milioni di dollari in carriera.
Vengono discussi approfonditamente la game theory, l’arte della value bet e del bluff, il modo di utilizzare le conoscenze in materia di teoria dei giochi per un poker exploitativo nei confronti dei nostri avversari e il bot Cepheus, programma che ha risolto il Limit Hold’em.
Bill Chen infatti ci dimostra come ormai il poker possa essere un gioco risolto almeno per ciò che riguarda la sua variante Limit, mentre ancora molta strada manca per ciò che concerne le dinamiche legate al Pot Limit e al No Limit specialmente per ciò che concerne i tornei multitavolo.