Italian Rounders – proposta di legge per il poker live

Il mondo del poker italiano è in gran fermento in questi giorni a causa dell’imminente regolamentazione del gioco live prevista in una settimana o poco più. Alcuni sono ottimisti, altri temono un giro di vite, specialmente dopo le dichiarazioni di uno degli addetti ai lavori (che ha voluto rimanere anonimo) secondo il quale ci sarà una vera e propria “stretta”.

Molti giocatori italiani ritengono che si potrebbe adattare la normativa valida per il poker online, anche al gioco live. Purtroppo la vicenda non appare di così facile soluzione essendo decisamente più difficile controllare, conteggiare e verificare gli introiti dei circoli privati per tassare il gettito, similmente a come avviene per le poker room online.

Interviene sulla vicenda Giosuè Salomone, vicepresidente nazionale di Italian Rounders e presidente di Pryma Gaming. “Qualora il Consiglio di Stato dovesse pronunciarsi a sfavore della legittimità del poker live abbiamo già pronta una proposta di legge, anche se siamo fiduciosi perché riteniamo che manchino i presupposti per un provvedimento contrario”.

“Per il momento il Ministero può soltanto dare un’interpretazione sulla normativa vigente in quanto spetta al Parlamento, ed a lui soltanto, legiferare. Da segnalare, tra l’altro, che sono numerose le sentenze della Cassazione che ribadiscono la non violazione dell’art. 3 della Costituzione riguardo la tabella dei giochi proibiti”.

“Il vero punto cardine è un altro. Il poker modalità torneo sarà considerato una pratica sportiva o un semplice gioco di carte? Perché in questo secondo caso permarrebbe il diritto di ogni singolo Questore di consentire oppure no la pratica dei tornei. Se invece prevalesse la prima ipotesi allora la materia sarebbe regolata allo stesso modo per tutto il territorio nazionale”.

Già da diversi giorni circola nelle stanze del Parlamento la proposta di legge che equiparerebbe il poker ad altri giochi di abilità come gli scacchi ed il bridge e sembra anche che siano diversi i Parlamentari disposti a votarla. “La modalità torneo senza rientro (priva di rebuy dunque) potrebbe già portare il poker fuori dalla tabella dei giochi proibiti” continua Giosuè Salomone.

Similmente a qualche settimana fa, quando è stata regolamentata la situazione dell’online, il mondo del poker trattiene il respiro in attesa di una risposta chiara ed univoca sulle sorti di quello che è oramai diventato il terzo gioco più seguito in Italia dopo calcio e formula 1.