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Hastings smascherato da Baker: “Ho provato ad avvisarti. Volevo solo giocare dagli Stati Uniti”
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Non sembra esserci pace per Brian Hastings, il vincitore di due bracciali in questa edizione delle WSOP, accusato di aver giocato su PokerStars.com con l’account “NoelHayes“, mentre tutti sappiamo che sulla room della picca è conosciuto con il nickname “$tinger88”.
Dopo gli attacchi ripetuti da parte della comunità pokeristica e le parziali ammissioni fatte dallo stesso Hastings sul noto forum americano 2+2, David Baker sembra aver sancito la parola definitiva sulla questione.
Il messaggio privato incriminato è stato mandato da Hastings a Baker proprio sul famoso forum statunitense.
Hastings dichiara di aver provato a contattare Baker privatamente in molti modi e si dispiace che il collega non abbia cercato un dialogo e abbia invece spiattellato la situazione dell’account ‘NoelHayes’ in pubblico.
“Ti ricordo nuovamente che c’era un mio amico che ti ha contattato mentre stavi giocando il Final Table delle Scoop. Ho provato ad avvisarti.“
Baker spiegherà poi come un amico in comune lo avesse contattato proponendogli un affare durante quel final table ma lui non interessato non gli rispose.
Il giocatore ha scritto che solo ora comprende come questo intermediario volesse semplicemente dirgli che dietro l’account “NoelHayes” ci fosse in quel momento Brian Hastings.
“Non mi soprendo per la tua arrabbiatura, ma come ti ho scritto su Skype due giorni fa, sarò felice di ricompensarti per la parte di equity che ti ho tolto nelle sessioni che abbiamo giocato contro (compreso il 2.000 Scoop Final Table). Il mio intendo non è mai stato quello di guadagnare vantaggio facendo deception, solo quello di vivere negli Stati Uniti d’America e giocare da lì, dove ho un incredibile numero di amici e familiari. Purtroppo quando mi sono trasferito in Canada non avevo relazioni sociali stabili e ciò mi ha portato alla depressione fino a che sono tornato per quattro mesi dai miei genitori“
Una ammissione vera e propria, anche se non di multiaccount , visto che a suo dire Brian avrebbe giocato da un unico conto gioco alla volta su PokerStars.com , seppure sotto mentite spoglie, dagli Stati Uniti d’America.
Sul contatto Skype Baker afferma che Hastings l’avrebbe contattato su un account che lui non usa più da anni e anche per questo non ha mai risposto a Brian.
Secondo Hastings in questo momento storico, dopo il Black Friday, gli utenti americani sarebbero da un lato legittimati a fare il possibile per poter giocare dal loro paese di origine, dall’altro dovrebbero tacere la questione in attesa di una regolamentazione del gioco negli USA.
“Se vuoi continuare a guadagnarti da vivere giocando a poker per i prossimi cinque anni, credo dovresti riflettere nuovamente sulla questione. Non mi interessa nulla della mia reputazione, mi interessa del poker e della possibilità che gli americani, come me e te, abbiano di vivere giocando a poker nei prossimi anni“
Il mistero si infittisce dunque anche perchè alcuni si stanno scagliando apertamente contro il cheater, mentre altri difendono la scelta di Hasting ammettendo che la compravendita degli account è un’usanza ormai comune e necessaria per i giocatori americani che stanno subendo una sorta di embargo.
Tra questi vi è Joe Ingram, noto con il nickname ChicagoJoey, il quale afferma che chi fa finta di non sapere di queste pratiche sia solamente un opportunista.
A quanto pare infatti nel mondo del poker tantissimi professionisti sapevano della vera identità dell’account NoelHayes e come aveva fatto trapelare lo stesso Baker tra questi ci sarebbe anche un pro della room della picca.
Secondo le indiscrezioni, al momento non verificate, si tratterebbe di Jason Mercier, anch’egli impegnato nei tornei delle World Series of Poker.
Rimaniamo alla finestra per attendere nuovi sviluppi e vedere se PokerStars prenderà provvedimenti nei confronti di Brian Hastings o se addirittura il polverone alzato influenzerà la sua presenza a Las Vegas come lui stesso ha fatto trapelare nel messaggio privato a Baker.
“Fare di questa storia lo scoop delle WSOP è semplicemente stupido per il futuro del gioco. L’aver messo in piazza questi fatti tu hai creato un sacco di malumori verso il mondo del poker che entrambi amiamo e che entrambi vorremmo giocare nel comfort della nostra nazione di nascita. Questi scoop sono molto negativi per una futura regolamentazione del gioco negli USA“