Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Matthew Kirk al Super High Roller Cash Game per noia: “Ho giocato partite più importanti”
Ai tavoli del Super High Roller Cash Game dell’Aria Casino si sono avvicendati giocatori tra i più stimati al mondo, come Phil Ivey, Doyle Brunson, Sam Trickett, Dan Colman, e l’elenco potrebbe proseguire.
Ma il protagonista che è stato quasi perennemente sotto i riflettori è stato Matthew Kirk, fortissimo giocatore di PLO high stakes, considerato tra i top 5 live della disciplina.
Per chi non bazzica i tavoli PLO dei casinò d’oltreoceano non è facile avere informazioni sul suo conto, dato che Matt ha sempre tenuto un basso profilo: solo cinque risultati live tracciati da Hendonmob per meno di $200.000, e pochi racconti su di lui, il più importante tra l’altro nemmeno positivo dato che tratta di un furto nella sua abitazione.
Nonostante non sia conosciuto quanto gli altri giocatori che hanno partecipato alla partita, Matthew pare essere secondo a pochi di loro quanto a vincite live, infatti intervistato dal portale pokerlistings.com, Matt ha rilasciato una dichiarazione a dir poco incredibile:
“Ho giocato partite più alte di questa. Non dovrei giocare in realtà, ma mi sto annoiando dato che non ci sono partite di PLO in corso oggi.”
Questa frase va un po’ in contrapposizione con quello che sta accadendo a Las Vegas, dove si sta giocando il torneo record $25.000 PLO, ma non ci è dato sapere se Matt non abbia voluto giocarlo, l’abbia giocato ma sia uscito prematuramente o non ne sia venuto a conoscenza…
“Aussie Matt”, questo il suo soprannome, ha cominciato la sua carriera di rounder all’età di 18 anni, cominciando nei casinò e poi passando alle partite private.
Nonostante sia meno conosciuto, Kirk non ha problemi ad affrontare i super professionisti sempre con le telecamere addosso. Voci di corridoio infatti riportano che quest’estate Kirk abbia affrontato Ivey in una sessione di heads-up PLO veramente massiccia, ed inoltre ha dichiarato che pagherebbe un bel po’ di soldi per cambiare il Super High Roller Cash Game da Texas Hold’Em ad Omaha, dimostrando così di non aver alcun timore dei suoi avversari se viene giocata la sua specialità.
Forse proprio perché non ha giocato la sua variante, Aussie Matt in questi due giorni di scontri è tornato a casa con le ossa rotte: centinaia di migliaia di dollari nelle tasche di Ivey ed Esfandiari il primo giorno, e un’uscita prematura nella seconda giornata.
“Mi sto solo divertendo, non mi aspetto di vincere. Sono tutti professionisti ed è una lineup davvero terribile, non ci sono mai spot semplici.”
Non sono solo parole quelle di Kirk. In game ha dimostrato davvero di essere là per divertirsi, proponendo delle side-bet ad ogni occasione che lo permettesse: una bella partita a “What Johnny Lodden Thinks”, $150.000 dollari offerti a Doug Polk per tagliarsi i capelli e due mani PLO dal valore complessivo di $155.000 giocate al buio (vedere report day 2 per maggiori dettagli).
Ma anche l’action vera e propria era spesso da brividi. Kirk nonostante la poca fama non è certamente timido in game, dove dà azione continuamente, motivo per il quale è criticato da Doyle Brunson, che lo definisce “Un po’ maniac”, ma anche apprezzato da Sam Trickett, che dice di lui:
“Ho giocato tutta la settimana con Aussie Matt, ho letteralmente dormito 45 minuti negli ultimi tre giorni per giocare con lui tutto il tempo. È grandioso, non smette mai di parlare, è un intrattenitore, e dà sempre buona azione, e chiunque vuole giocare con chi gli dà azione. Può essere pericoloso se gli capitano buone carte, come vedete ama gamblare, e quindi è l’elemento giusto per le partite più eccitanti credo.”
Un personaggio sicuramente singolare, conosciuto da pochi pur essendo uno dei migliori in ciò che fa, un player che non ha un briciolo di paura a confrontarsi coi più grandi anche quando sa di non avere molte speranze.
Un giocatore di quelli che quando capita l’occasione vale la pena raccontare, perchè non è dato sapere quando arriverà la prossima botta di noia che li porterà di nuovo sotto i riflettori.