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WSOP – Butteroni nella morsa di americani e tedeschi: occhio a Kramer e Chan!
Al suo primo Main Event Federico Butteroni è già entrato di diritto nella storia del poker italiano: è infatti già nella top 10 dei migliori piazzamenti azzurri a un Main Event Wsop.
Ma per entrare definitivamente nell’olimpo, magari sul podio accanto a Filippo Candio (quarto nel 2010) e Sergio Castelluccio (quattordicesimo due anni fa), dovrà superare il day6.
Il redraw non è stato del tutto infausto per Federico, che sebbene abbia al tavolo due dei chipleader ha evitato la stragrande maggioranza dei nomi noti ancora presenti nel field.
Schivati Daniel Negreanu e Brian Hastings, Justin Bonomo e Anton Morgenstern, e soprattutto il tavolo più complicato, il 382, dove tra gli altri si daranno battaglia Pierre Neuville, Matt Jarvis, Fedor Holz, Max Steinberg e Steve Gross.
Vediamo dunque chi saranno gli avversari dell’azzurro alle 21 di questa sera al tavolo 378 della Amazon Room del Rio.
Seat 1 – Christopher HORTER (Usa) – 1.625.000
Al posto 1 troviamo un regular dei tornei low stakes di Atlantic City.
L’americano ripartirà con una trentina di big blind nell’evento di gran lunga più prestigioso della sua carriera. Per lui infatti tanti piazzamenti nei tornei minori delle sale da gioco statunitensi, ma solo due bandierine alle World Series, di cui una nel recente LuckySevens.
Non è però nuovo a deep run in eventi con un gran numero di partecipanti. Lo scorso anno infatti finì 34esimo nel Little One for One Drop, torneo da ben 4.496 entries che gli fruttò oltre 15 mila dollari.
Seat 2 – Lucas FAUTH (Bra) – 1.140.000
Ultimo carioca in gara nonostante ce ne fosse cinque a 200 left, Fauth è alla sua prima esperienza a Vegas proprio come il nostro Federico.
Riparte con soli 20 bui e sicuramente è uno di quelli che maggiormente sentirà la pressione del momento topico.
Dalla sua però ha il tifo di Neymar Jr., presente al Rio con l’amico e poker pro Andrè Akkari.
Seat 3 – Kilian KRAMER (Ger) – 2.335.000
Il tedesco è senza dubbio il giocatore più forte al tavolo di Federico.
Con quasi 500.000 dollari di vincite in tornei dal vivo, tra cui due final table al recente Ept di Malta, farà sicuramente fruttare la sua edge in un tavolo che francamente sembra alla sua portata.
Ce lo ricordiamo tutti d’altronde, vincitore della picca in uno dei side più importanti dell’EPT di Sanremo del 2012.
Seat 4 – James MAGNER (Usa) – 1.500.000
Avere un giocatore corto (anche se comunque con 30 bui) alla propria destra è sempre una manna dal cielo.
Se poi questo è un giocatore amatore statunitense quindi probabilmente tight possiamo dire che il redraw per Butteroni sia stato benevolo.
Magner ha un solo piazzamento alle World Series, quest’anno nel Colossus dove si è classificato a ridosso della 1.000^ posizione. Pensiamo dunque i pericoli per l’azzurro vengano da altre sedie.
Seat 5 – Federico BUTTERONI – 2.945.000
L’azzurro riparte con quasi 60 bui. Uno stack agevole col quale comunque potrà dare pressione al tavolo come ha saputo ben fare nei giorni precedenti del Main Event.
Soprattutto l’essere in posione sul tedesco Kramer è un vantaggio non di poco conto e anche in caso di arrivo di qualche forte giocatore questi dovrebbero piazzarsi ai seat 2 e 4, quelli degli short ancora in gara.
Seat 6 – Patrick CHAN (Usa) – 2.105.000
Il giocatore statunitense è quello al quale probabilmente il nostro azzurro dovrà fare maggiormente attenzione. Non solo perché si trova alla sua immediata sinistra ma anche perché Chan può vantare vincite online su PokerStars.com per quasi un milione di dollari.
Tra l’altro l’americano è stato particolarmente sfortunato nel day 5 quando un cooler gli ha praticamente dimezzato lo stack alla fine del penultimo livello di gioco.
Su board 3A62T Chan betta 615.000 su un pot già enorme e trova il call di Pierre Neuville, attuale chipleader del torneo, che aveva nascosto il suo set con 33 e ha la meglio sulla doppia dello statunitense.
Nonostante questo brutto colpo nell’ultimo livello Chan riesce a raddoppiare il suo stack e si ripresenta con 40 bui al day 5.
Seat 7 – Thomas PAUL (Usa) – 6.140.000
E’ il chipleader del tavolo anche se dai dati in nostro possesso sembra un giocatore random capitato quasi per caso (magari dopo aver vinto un satellite) a 70 left nel torneo più importante dell’anno.
Paul infatti ha solo due in the money lo scorso anno per un totale di 5.662$.
Ha però più di 120 bui ed è attualmente terzo nel count provvisorio e quindi il suo grosso stack potrebbe essere da un lato difficile da gestire per gli avversari e dall’altro una manna dal cielo per volare in testa al count.
Seat 8 – Alexander TURYANSKY (Ger) – 1.195.000
L’altro teutonico al tavolo di Butteroni è al suo più grosso risultato in carriera nonostante abbia frequentato sia il circuito WSOP (due bandierine per lui), sia il circuito EPT e non da ultimo l’Aussie Millions.
I 100 mila dollari guadagnati in questi giorni però superano già il suo totale delle vincite ottenute.
Vista la nazionalità di provenienza non esitiamo a pensare che non avrà problemi a metterle tutte al centro ben presto nella speranza di costruire un deep stack.
Seat 9 – David PETERS (Usa) – 6.130.000
Per fortuna non si tratta di quel David Peters con quasi 7 milioni di vincite live.
Il nostro Peters è un giocatore navigato, classe 1960, con ben 10 in the money alle World Series, tutti però antecedenti al 2012 anno in cui si rese protagonista di una buona run al Main Event, dove si fermò a ridosso della top 100.
Ha il quarto stack in gara e per questo sarà da temere ma sembra un giocatore abbastanza straight forward visti alcuni spot giocati nel day 5 in cui solo l’aver ben hittato il board gli hanno garantito di salire nelle vette del chipcount.
Cosa ne pensi del tavolo di Federico? Dicci la tua sulla pagina facebook dell’evento WSOP!
PhotoCourtesy: PokerStars