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Christoph Brand: storia di una spewata annunciata al Day7 del Main Event WSOP
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Il Main Event delle World Series of Poker 2015 sarà sicuramente ricordato da molti come quello che ha visto più giocatori gettare al vento l’occasione della vita.
Spesso però la linea tra incredibile spewata e giocata eccezionale è veramente sottile.
Ne sa qualcosa Daniel Negreanu che ha visto sfumare le sue chances di entrare tra i November Nine in uno spot alquanto controverso nel quale però il canadese difende strenuamente la sua giocata, seppure parecchi giocatori professionisti ritengano fondamentalmente errato il suo all in.
Lo stesso Federico Butteroni, il secondo azzurro a entrare nella storia del poker come finalista del Main Event WSOP, ha preso un incredibile rischio con una giocata marginale durante il day 6 del torneo stoppatosi pochi giorni fa.
Il nostro portacolori però a parte questo colpo ha dimostrato una grande tenacia e mindset facendo vedere come l’obiettivo november nine era alla portata senza prendere inutili rischi.
Un miracoloso quads però lo ha proiettato al day 7 facendo sembrareil suo all in un semplice cooler come altri.
Altro November Nine al pari del romano è Tom Cannuli, giovane statunitense, sponsorizzato (e molto probabilmente quotato) da Antonio Esfandiari, Brian Rast e Jeff Gross, tre nomi di grande calibro che hanno visto nel cash gamer proveniente dal New Jersey una possibilità di guadagno immediato.
Cannuli è un giocatore molto aggressivo e non ha fatto eccezione il day 7 del Main Event dove l’americano ha messo molta pressione agli avversari trovati al tavolo senza assolutamente farsi mettere paura dalle telecamere di ESPN.
Impegnato in numerose 3bet e 4bet è stato protagonista anche dell’eliminazione di Christoph Brand, altro giocatore statunitense proveniente dai tavoli di cash game nordamericani.
Brand ha chiesto aiuto alla community online per analizzare la mano della sua eliminazione che già aveva destato qualche perplessità durante il live blog delle WSOP.
Su apertura di Stefanski da bottone a 355.000 (quando i bui sono 80.000/160.000), c’è l’immancabile 3bet di Cannuli fino a 975.000 da small blind.
Christoph Brand si trova da big blind con 2.550.000, poco meno di 16 bui.
Il suo immediato all in fa pensare a una monster hand visto che Cannuli ha già messo 6 big blind e si trova praticamente committato nel piatto: deve infatti mettere 1.575.000 per un pot ormai gigantesco di 5.615.000 chips.
Dovendo stare quindi al 28%, questo sarà praticamente vero sempre a meno di trovarsi super dominato.
Cannuli però con incredulità di tutti ha in mano T8, una semi trash hand.
Il call è come abbiamo detto obbligatorio ed è quindi la 3bet a diventare una mossa discutibile, ai limiti della donkata.
Qui però viene il bello: Brand non gira assolutamente una monster hand ma una semplice coppia di 3 che ovviamente parte al 50% contro qualsiasi mano posseduta da un Cannuli ormai committato nel piatto.
Quindi senza uno straccio di fold equity Chris Brand sta affidando la sorte del suo main event a 24 left a un lancio di moneta, nel quale tra l’altro non parte mai avanti contro il range di 3bet di Cannuli che sta sempre al 55% contro la sua coppietta.
Il board 974A8 sancirà poi l’eliminazione in 24^ piazza di Brand e il suo all in supera il confine della bella giocata e diventa una vera e propria spewata.
La community del famoso forum americano twoplustwo è unanime nel confermare che lo shove di Brand sia abbastanza sbagliato soprattutto in termini di $EV.
Phil Galfond per esempio spiega chiaramente come Brand debba sperare con questo all in di non essere dominato prima di tutto e poi di vincere il coin flip.
Molto meglio a questo punto shovare ATC (any two cards = qualsiasi starting hand random) perchè anche se chiamati difficilmente saremo dominati.
Brand dimostra ancora una volta come giocare per sette giorni consecutivi sia veramente stressante e decisioni che spostano centinaia di migliaia di dollari siano troppo spesso prese un po’ alla leggera.