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Dario Sammartino top winner all’Italian Big Game: “Partita un po’ corta, contro Favale volevo giveuppare river…”
Con un profitto di circa 40.000€ è stato il top-winner della prima edizione dell’Italian Big Game, soprattutto grazie a quell’allin preflop a tre nelle ultime battute della sessione che gli ha portato il piatto più ricco di giornata grazie a KK>QQ>56 (il Loose Cannon Gianluca Bernardini si era infilato nel colpo con una trash hand cercando di risalire dallo stack di partenza di 10.000€ offerto da Pokerstars per chiudere la giornata in profit).
Dario Sammartino ci scrive le sue sensazioni sulla partita cash di Saint Vincent dalla grindhouse di Luigi Curcio a Venegono Inferiore, sempre più centro nevralgico per i grinder di passaggio nei casinò del nord Italia.
“Il formato è davvero carino” esordisce Dario. Conoscendolo non lo dice tanto per dire.
Infatti arriva subito un “ma” del napoletano, che riguarda la durata della partita Cash 25€-50€ ante 10€.
Per lui che a Las Vegas ci ha abituato a delle vere e proprie maratone-record ai tavoli del Bellagio, infatti, 4 ore di gioco sono troppo poche.
“Credo che la durata dell’Italian Big Game si debba almeno raddoppiare. Dal vivo c’è spazio per troppe poche mani!”
Ma questo è davvero l’unico neo che il campione napoletano ravvisa nel format.
A Dario abbiamo poi chiesto il tp dello spot giocato contro Christian Favale che ha letteralmente fatto impazzire i nostri fan Facebook.
“Preflop credo che Christian in quella situazione di gioco flatti la mia 4b con tutto il range che tribetta sull’apertura di Grieco, quindi a occhio un 77+ ATs+ almeno. E anche quando chiama la mia cbet al flop non posso assegnargli un range preciso: visto anche che avevo sizato piccolo credo che chiami quasi sempre. Discorso diverso sul turn”
Turn che probabilmente è la strada decisiva della mano.
“Quando mi chiama sono convinto che abbia K-Q o A-Q. Il mio range percepito lì comprende tutte le overpair, A-K, K-Q, degli A-x o K-x e anche 7-2, perché c’era il giochino del 7-2”
Proprio in base al range che assegna a Favale, dopo il call al turn Dario ha in mente un solo plan per il river:
“Al river avevo deciso di giveuppare, ma poi è uscito quell’8 di quadri che era la carta più bella del mazzo da pushare. So che lui folderà raramente dopo aver chiamato turn, però so anche che con A-Q / K-Q è un call duro da fare. In quella situazione di gioco Favale batte solo A-K perchè non gioco nessuna altra mano così. Anche coi Ganci o con Coppia di Dieci sicuramente non avrei tribarellato. Lui batte solo A-K non suited e in base a questa considerazione ho tentato il bluff”
Prima di salutare Dario gli chiediamo quali potrebbero essere le linee alternative a questa sua mano:
“Sono semplici e abbastanza standard. Cbet flop e check/fold turn, o check/call flop e check/fold turn. Ma sinceramente entrambi queste linee non mi entusiasmano”