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Terrence Chan sulla Hall Of Fame: “Nessuno più di Scheinberg merita di farne parte, PokerStars ha cambiato il mondo del poker”
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Sono aperte le nomination per la Poker Hall Of Fame, la lista degli uomini che più si sono distinti nel mondo del poker o hanno contribuito a svilupparlo e migliorarlo.
L’elenco dei giocatori che ne fanno parte rispetta sicuramente questi criteri. Per fare qualche nome: Daniel Negreanu, Scotty Nguyen, Dan Harrington, Phil Hellmuth Jr., Johnny Chan, Stu Hungar e Doyle Brunson possono andare fieri di questo titolo.
Ma sul forum twoplustwo, Terrence Chan, canadese con un $1.200.000 vinti live, ha rimproverato l’assenza del personaggio che più in assoluto ha contribuito alla crescita del mondo del poker negli ultimi venti anni: Isai Scheinberg, proprietario e fondatore del Rational Group che prima dell’arrivo di Amaya controllava PokerStars e Full Tilt.
Il poker come sappiamo ha smesso di essere di nicchia dal cosiddetto “effetto MoneyMaker“, ma secondo Chan il canale principale sul quale questo effetto si è diffuso è proprio PokerStars, che si è espansa ed ha creato un mercato in tutti i luoghi dove prima del 2003 si trovavano pochissimi giocatori (Europa, Sud America, Asia, Australia).
Tutti hanno beneficiato in qualche modo dell’azienda di Scheinberg, a partire da persone che sono riuscite a costruirsi una carriera da pro, passando per chi magari ha vinto qualcosa in maniera semi-professionistica, fino ad arrivare a giornalisti, blogger, tournament director, operatori televisivi…
Morale: secondo Chan non c’è un motivo per il quale Isai non dovrebbe essere già incluso nell’ambita Hall Of Fame, dato che pochi -se non nessuno- rispecchiano così bene il sesto punto fondamentale dei requisiti per farne parte: “[…]O, per non giocatori, contrubuire alla crescita ed al successo generale del gioco del poker, con risultati indelebili, positivi e duraturi”
Il pensiero di Chan è che Caesars (che gestisce la Hall Of Fame) non voglia dare attenzioni a PokerStars, e che ci sia un problema di immagine legato al Black Friday del 2011, ma che nessuna di queste due cose nega l’importanza che Scheinberg ha avuto nel mondo del poker delle ultime due decadi.
A riprova che l’opinione pubblica sia dalla parte di Chan, il tweet delle WSOP per il richiamo alle nomination, è stato messo tra i preferiti solo da cinque persone, mentre quello di Terrence dove invita la gente a votare per Scheinberg ha ricevuto 36 favoriti: 9 volte tanti quelli delle WSOP con 1/32 dei follower.
We need your help! Tell us who should be considered for Poker Hall of Fame induction: http://t.co/SwrE4X7e0a
— WSOP (@WSOP) 6 Agosto 2015
Isai Scheinberg. Do I have to explain this to you guys every year? https://t.co/vfqs5GzUCi
— Terrence Chan (@tchanpoker) 6 Agosto 2015
Mentre la discussione prosegue, si fa notare anche un’altra grande assenza dall’elenco: David Sklansky, colui che ha scritto The Theory Of Poker, ritenuto una vera e propria “Bibbia del poker”, il quale è spesso stato nominato ma non è mai riuscito ad entrare nella Hall Of Fame.
Per alcuni il problema risiede nel fatto che ormai quei tempi (riferendosi sia alla redazione del Super System, sia all’effetto Moneymaker) sono secoli lontano, considerando quanto veloce il gioco si evolve, e che le nuove leve del poker, i nuovi appassionati, tenderanno sempre a votare i loro nuovi idoli rispetto a chi ha realmente permesso loro di innamorarsi di questo gioco.