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Hand Analysis by Alec Torelli: a volte farsi outplayare è meglio di un call perdente
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Alec Torelli pur essendo un grande campione non si fa problemi a freecoachare, ed anzi, per la rubrica “Hand Of The Day” del suo sito www.alectorelli.com, Alec invita i suoi fan ad inviargli delle mani dubbie o difficili, per poterle analizzare e condividere il suo Thinking Process al riguardo.
La mano inviata da Jack vede il protagonista chiudere un trips in un multiway pot, ma al river la mossa di oppo lo mette in gran difficoltà: chiamare con il rischio di perdere i massimi o foldare e permettere agli avversari di outplayarlo, dato che presumibilmente la sua mano è ormai face-up?
La risposta la potete capire anche dal titolo del video “Let him outplay me“, e se Alec non ci fornisse sempre un logico Thinking Process per giustificare la sua action ci verrebbe da dire che forse folda troppi tris…
Preflop: Jack si trova ad un tavolo $1/$2 con otto player in gara, gli stack sono compresi tra $185 e $315, hero parte con $305: un giocatore tight da UTG apre a $5 e trova i call da cinque giocatori, incluso lo SB. Hero da BB decide di chiamare con 56.
Flop: T52 – All check
Turn: 5 – Ancora check fino a MP che punta $6, arriva il call dello SB e Hero rilancia a $26, chiama soltanto SB.
River: K – SB lead out per $93, circa l’entità del pot. Hero tanka ed infine folda.
Analisi della mano di Alec Torelli
Prelop: 6-5 off non è una mano buona, ma dobbiamo aggiungere $3 su un pot di $35, ma abbiamo pot odds superiori a 10:1 e siamo giustificati nel call anche fuori posizione perché potremmo sempre floppare un punto forte e vincere un buon piatto contro avversari più deboli.
Turn: Mi piace il check al turn, se leadassimo contro altri sei giocatori rappresenteremmo molta forza, ed essendo BB potremmo tranquillamente avere un 5. Inoltre ci potremmo trovare in una situazione difficile in caso di un rilancio da parte di qualcuno – il quale potrebbe immagininare che noi abbiamo un punto molto forte – o in caso di molti call dietro di noi, e sarebbe difficile estrarre valore al river. Il check invece ci permette di limitare l’entità del piatto e permette agli altri di puntare in bluff o con un T.
Il check-raise qua penso sia dovuto principalmente alla size microscopica che è stata usata, e l’obiettivo era quello di aumentare il pot e farsi seguire da qualche flush draw o da un T… Se avessero puntato più forte credo che Hero sarebbe stato più incline a limitarsi al call, e che sia stata la size a indurre al check-raise. Penso che la giocata di Hero sia errata, e anche la size del rilancio è un motivo: se decidiamo di check-raisare qui, dovremmo mettere almeno $45, per tagliare le pot odds di un flush draw che è molto probabile qualcuno abbia.
In ogni caso il check-raise rimane a mio avviso una move sbagliata, perché raramente qualcuno chiamerà con una mano peggiore della nostra, considerando anche che gli avversari capiscano che è molto difficile che il nostro check-raise sia un bluff, e da BB è facile che abbiamo un 5 per effettuare questa giocata. In definitiva mi aspetto che gli avversari foldino i loro T e chiamino con 5 migliori o full house, ma anche con un flush draw, che però se si completa ci batte e se non si completa non ci fa vincere ulteriori soldi al river. Anche per questo in caso di call ci troveremo in grossa difficoltà sul river, sia contro lo small blind (che può leadare river o checkare per trapparci) sia contro MP (che gioca in posizione e se va all in sia dopo un nostro check che dopo una nostra bet ci metterà in crisi)
River: Oppo punta una size pari al pot e noi ci troviamo a dover pensare cosa fare. Non possiamo tornare indietro nel tempo e dobbiamo accettare di aver fatto un errore, a volte capita, anche ai migliori. Ma in ogni caso ora dobbiamo prendere una decisione. Per farlo dovremmo analizzare chi è il giocatore di fronte: è uno sensato? È un maniac? Potrebbe giocare così con un flush draw? Se la risposta all’ultima domanda è un sì allora chiamerei, ma sono rari i giocatori che potrebbero farlo, dato che spesso ci assegnano un trips e sanno che non passeremo. Se fosse un giocatore sensato poi, molto probabilmente giocherebbe con un flush draw che ha un minimo di showdown value, e per questo non punterebbe mai così. Ad esempio un AJ non avrebbe motivo di puntare, dato che anche noi potremmo avere un draw missato e checkeremmo spesso back facendogli vincere il piatto, quindi i draw che giocano così saranno veramente pochi, come 98 o 87
Senza particolari motivi per giocare diversamente quindi, qua io folderei, e non credo che per questo l’avversario ci stia exploitando, perché è davvero troppo difficile che faccia questa mossa in bluff. Il punto chiave della mano è che noi non dobbiamo trovarci in questo spot al river. Dobbiamo tenere sempre presente che immagine abbiamo e capire che anche se abbiamo una mano con un buon valore, in certe situazioni gli avversari metteranno dei soldi nel piatto solo se saremo battuti.
Siete d’accordo con il ragionamento di Alec? O al suo posto avreste chiamato? Diteci la vostra sulla nostra pagina Facebook!