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L’ICM ai tavoli finali: un estratto dal nuovo libro di Jonathan Little
Il brano che segue è un adattamento in anteprima assoluta per l’Italia dal nuovo libro di Jonathan Little “Excelling at No Limit Holdem”.
A differenza di altri capitoli del volume, scritti da special guest come Olivier Busquets, Alex ‘assassinato’ Fitxgerald e Phil Hellmuth, qui è lo stesso Little che parla di ICM o Independent Chip Model, il modello matematico basato sulle teorie dell’economista premio Nobel John Nash.
L’ICM (independent chip model) inizia a pesare nelle decisioni verso il tavolo finale. Guardando ai tornei sit’n’go come esempio, dove il primo prende il 50% del montepremi, il terzo il 30% e il secondo il 20%.
All’inizio di un sit 10-handed da 100$ di buy-in, ogni giocatore ha 100$ in equity. Ma se un giocatore viene eliminato, al tavolo tutti tranne chi ha double-uppato avrà una equity di 102$.
Se due giocatori con il loro stack iniziale vanno rotti, i giocatori rimanenti hanno una equity di 104$.
Semplicemente per aver cliccato il tasto ‘Fold’ i player al tavolo hanno avuto un profitto di 4$. Questo perchè si stanno muovendo lentamente verso la zona premi del torneo.
Se i due giocatori che hanno raddoppiato decidono di andare allin uno contro l’altro, i restanti sei giocatori che non hanno giocato la mano avranno ora 114$ in equity. A eccezione delle situazioni winner-take-all, la sopravvivenza è sempre un merito.
Arrivando a un tavolo finale, non è così inusuale vedere giocatori che hanno il chiodo fisso di eliminare gli avversari per cercare di massimizzare le possibilità di vincere il torneo. Abbastanza spesso qualcuno di questi giocatori sarà eliminato molto in fretta.
Se hai la fortuna di giocare il tavolo finale di un torneo major, la tua equity potrebbe essere enorme, forse 100.000$ o anche più. Se giochi senza fretta mentre questi giocatori aggressivi cercano di ‘out-macharsi’ l’uno con l’altro, e uno o due di loro vanno rotti, avrai accresciuto la tua equity di 5.000$ o più, e senza il minimo rischio.
La maggior parte dei giocatori crede che essere card-dead sia un disastro, ma invece non lo è perché ti tiene fuori dai guai magari permettendoti di salire uno scalino del payout.
Di recente ho giocato un torneo turbo da 3.000$ di buy-in siamo arrivati al tavolo finale con stack livellati. Non ho avuto mani giocabili per una intera ora, che sembra una eternità in un torneo turbo. Nonostante l’assenza di carte giocabili, sono arrivato al quinto posto.
Il mio obiettivo era certamente vincere, ma quando sei card-dead è importante rendersi conto che stai facendo soldi semplicemente restando calmo, senza mettere il tuo stack nel mezzo con poca equity.
Alla fine sono uscito in un colpo in cui avevo circa il 50% di equity, ma non prima di aver messo in cassa un simpatico premio.
L’ICM si applica anche prima del tavolo finale. Pur non essendo gli scalini di premio così pronunciati, si verificano spesso mini-bolle. Se ti trovi deep in un torneo con un grande numero di giocatori, 1000 o più, gli scalini del payout anche prima del final table potrebbero essere significativi in termini di buy-in.
Inoltre puoi spesso outplayare i giocatori amatoriali nella bolla del tavolo finale, perché loro possono assegnare un qualche valore intrinseco al semplice fatto di essere al final table, anche se la differenza di payout può ammontare a pochi dollari appena.
Qualche giocatore può voler arrivare sotto le telecamere alterando completamente le sue strategie nella speranza di vedere realizzati i propri sogni. Fa’ sempre attenzione ai tuoi avversari e aggiustati quando diventa chiaro che sono in una bolla immaginaria.
L’insegnamento dell’ICM sulle strategie dei tavoli finali ha anche qualche inconveniente. Il problema con i modelli matematici è che falliscono nel cogliere i fattori relativamente intangibili.
Per esempio, l’ICM dà per buono che tutti i giocatori siano ugualmente skillati nel poker, fatto che non è vero. Se sei migliore dei tuoi avversari in un modo significativo, la dimensione del tuo stack non riflette quanto spesso finirai in ciascuna posizione. In questi casi il valore del tuo stack in equity vale più di quanto vinci quando vieni eliminato: le tue abilità non contano una volta che hai zero chips e un po’ di cash.
Questo è uno dei principali motivi per cui la maggior parte dei poker pro cerca di evitare le situazioni di allin, specialmente quando lo stack è deep in un torneo.
L’ICM non conta anche in situazioni in cui i bui crescono costantemente. Se stai giocando un torneo velocissimo dove i bui salgono velocemente, anche uno stack profondo potrebbe diventare molto presto short e quindi senza più fold equity.
Una delle tue principali armi al tavolo finale sarà la tua abilità nel mettere gli avversari in situazioni in cui devono foldare la maggior parte del loro range.
Se hai poche chips, questo sarà praticamente impossibile da realizzare. In generale, più le dimensioni degli stack si assottigliano, più diminuisce l’edge dei giocatori forti.
Inoltre l’ICM sottostima l’equity del chipleader. Come discuterò poi, avere un big stack permette di applicare una grande pressione ai middle stacks, erodendoli con un rischio minimo.
Per questa ragione quando sei deep a un tavolo finale dovrai evitare dei call che mettono il tuo stack in pericolo.
Per esempio, se gli stack sono 30BB, 20BB, 10BB e 5BB, lo stack di 30BB dovrebbe evitare i confronti con lo stack di 20BB anche se non può essere eliminato. Se il big stack perde 20BB, si troverà nella situazione in cui il nuovo big stack lo costringerà con le spalle al muro. Esattamente la situazione in cui non ti vuoi ritrovare.
L’ICM inoltre non considera la posizione dei vari stack. In generale avrai molta più giocabilità se i giocatori alla tua sinistra hanno meno chips di te in paragone a quando ne hanno di più.
Inoltre sono da preferire quelle situazioni in cui i giocatori a sinistra sono tight e straightforward piuttosto che loose e deceptive. Se hai un posto decente al tavolo in relazione agli altri stack, è sensato foldare gli spot breakeven o marginalmente profittevoli, se perdere un grande pot farà andare un big stack alla tua sinistra, visto che diminuirà la giocabilità del tuo stack.
Se spendi del tempo studiando l’ICM in funzione di stack size, tipi di giocatori, strutture del payout e posizioni sarai messo bene per padroneggiare il gioco dei tavoli finali.
Jonathan Little
(adattamento redazione IPC)