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Strategia

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il 12 Ago 2015

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Microlimiti – Linea rossa in picchiata? Quattro regular spiegano perché non è il caso di preoccuparsi

Microlimiti – Linea rossa in picchiata? Quattro regular spiegano perché non è il caso di preoccuparsi

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Se siete grinder dei Micro Stakes, o frequentate forum/pagine facebook dove questi postano grafici, vi sarete probabilmente imbattuti nelle loro lamentele sulla malefica linea rossa.

Già, la linea dei grafici di Hold’Em Manager dedicata alle Non-Showdown Winnings pare essere, secondo l’opinione dei grinder dei microlimiti, la causa principale di un gioco in perdita, o con un guadagno troppo basso in bb/100, che sicuramente sarebbe ben positivo se “la rossa” puntasse verso l’alto, o anche verso lo zero.

Per molti uscire dall’abisso dei microlimiti può essere proibitivo proprio a causa di questa linea, ma in generale vi consigliamo di non preoccuparvi: l’importante è la linea verde, quella delle vincite nette, e non è detto che se questa non vi soddisfa la colpa sia della vostra rossa.

Abbiamo chiesto conferma di questo a giocatori a stretto contatto con il field dei microlimiti: Dario “Goldenhind” Dimaggio e Francesco “M4rp10n3” Lacriola ad esempio hanno scalato i livelli ad una velocità incredibile, avendo così ancora un vivo ricordo dei microstakes.

Davide “Sheah18” Nardelli invece è uno stimato regular di PokerStars, e coach a partire dal nl10. Per finire abbiamo sentito Alberto “Prasty22” Prastani, che tempo fa ha fatto una serie di video chiamata “From micro to small stakes” che spiegava come uscire dal limbo dei livelli più bassi.

 

Dario Dimaggio

“Se la rossa è negativa? Ma guarda, contano solo i soldi, o meglio i bb/100. La rossa è irrilevante, lo scopo del gioco è vincere soldi e non importa come! 

Voler mandare la rossa in alto contro un field di fish è impossibile, lo scopo è valuebettarli… È normale che la rossa scenda, non solo ai micro ma in tutti i tavoli dove ci sono i fish, e se non ci sono fish noi non dovremmo neanche essere seduti. In Heads-Up il discorso è diverso, ma 6-max non vedo il motivo di cercare di alzare la rossa, conosco molti giocatori vincenti che come me hanno la Non-Showdown infossata.

Per alzarla bisognerebbe vincere più spot uncontested, difendere di più i blinds, ma il discorso è: vale la pena giocare più loose dai blinds, forzare più spot marginali? Secondo me no, anche se il discorso va adattato al tipo di oppo che abbiamo di fronte: se abbiamo un reg forte ed info precise, ne vale la pena per prenderci certi vantaggi, ma in caso contrario una forzatura farebbe l’effetto opposto, ovvero permetterebbe all’avversario di prendere dei vantaggi contro di noi”.

Francesco Lacriola

“Io ho sempre avuto la Non-Showdown negativa qualsiasi livello io abbia giocato, e se non è un problema al nl200, dove puoi fare buoni guadagni anche con la rossa infossata, non vedo come possa esserlo al nl2! 

In genere il field italiano è composto da gente che non bluffa abbastanza e che non folda abbastanza. Dato che non bluffano abbastanza spesso ci tocca foldare mani che sono essenzialmente bluffcatcher -e la rossa scende-, e dato che non foldano abbastanza ogni call al river lascia invariata la linea rossa. Quindi si può vincere anche se la linea è positiva, ma trovo che sia più profittevole avere la rossa down che up sul dot-it.

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Se è troppo negativa però può essere un problema, in media si folda troppo, in particolare da BB vs steal, o non si resteala abbastanza, oppure ancora si folda troppo alle c-bet, questi sono i motivi principali di una rossa disastrata. Però ripeto, può anche andare a picco, l’importante è che si vinca di blu più di quanto si perde di rossa. Il campanello d’allarme non è facile da trovare, ma ad esempio se giochiamo al tavolo con 5 nitty e la rossa scende, o se giochiamo con 5 loose e la rossa sale, sicuramente c’è qualche problema”.

Davide Nardelli

“L’unica cosa importante è la verde, that’s all. Esiste chi stravince con la rossa even e chi stravince con la rossa a picco, sono stili di gioco che finché restano vincenti vanno sempre bene. 

La rossa infatti è solo conseguenza di diverse strategie, solo un indice o un campanello d’allarme che ci avvisa che qualcosa non va bene, ma non risponde a domande specifiche. Quand’è che la rossa dev’essere vista come un campanello d’allarme? I fattori sono veramente troppi, ci starei due lezioni solo ad elencarli tutti. La causa principale di una non-showdown esageratamente in picchiata però è avere una strategia di difesa dai blinds sbagliata”.

Alberto Prastani

“Il discorso della linea rossa è abbastanza lungo… il problema principale in realtà è che si tende a credere che alzare la linea rossa significhi bluffare di più. Ovviamente bluffare funziona, ma non è l’unica soluzione: la linea rossa scende quando uno tende a checkare back troppe volte al river missando delle valuebet, o quando ha frequenze di c-bet elevate che formano piatti troppo grandi che la maggior parte delle volte non verranno vinti. A volte non si difende il buio nella maniera corretta, allargando poco il range di difesa o allargandolo troppo e foldando troppo al flop, oppure ancora i nostri avversari spesso non combatteranno per i piatti piccoli e le volte che vinceremo uncontested vinceremo troppo poco per alzare la rossa…

Un punto importante sono i bluff-catch: ovviamente più tenti un bluff-catch meno perderai di rossa, ma ai microlimiti più bluffcatchi più rischi che il tuo avversario ti stia valuebettando e di conseguenza perdi soldi. 

Il punto cruciale di ogni aspetto è che se uno concentra il proprio gioco sulla non-showdown non fa altro che peggiorarla, o al massimo la migliora peggiorando la verde che è l’unica linea di HM2 che conta nel poker, soprattutto ai livelli più bassi. Chiaramente con una non-showdown molto perdente si fa molta fatica a vincere, ma io ai limiti bassi ho visto gente vincere con una rossa da -9bb/100.

Un’altra cosa che consiglio è di non farsi preoccupazioni aggiuntive, perché non è che per rappresentare una determinata fold-equity bisogna snaturare il proprio gioco. Faccio un esempio più concreto: chiamo in un 3-bettato, chiamo la c-bet con il mio flush-draw e al turn che non mi aiuta pusho sulla sua second-barrel. Non so se ho fold-equity ma pusho perché se folda va bene, se non folda me la gioco al 18%. Questa non è una soluzione, ma un modo di ovviare al problema, solo per poter dire “Ok, così la non-showdown sale”.

Se c’è un giocatore che ai microlimiti perde tanto di rossa il primo consiglio che mi sento di dargli è di preoccuparsi di meno perché la Net-Won è l’importante. Secondariamente può controllare i pot in cui:

– Magari c’era margine per valuebettare di più ed invece ha checkato back.
– Controllare qualche pot dove non è andato allo showdown, per vedere se c’era la possibilità di bluffcatchare.
– Controllare le frequenze di c-bet.
– Quante volte vince allo showdown.
– Rivedere i suoi bluff
Rivedere i range di difesa dai blinds e i fold alle c-bet

Se si perde più di 10bb/100 consiglio di controllare qualcosa perché il proprio gioco può essere perdente in generale. Se invece il problema è avere -7bb/100, -8bb/100 di rossa, soprattutto a quei livelli consiglio di non fare nulla e concentrarsi solo sul proprio gioco, pensare a migliorarlo e soprattutto migliorare la concentrazione ai tavoli. Il resto verrà da sé”.

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