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Federico Butteroni incontra Fillippo Candio: “Da lui buoni consigli, aspetto i video per studiare gli avversari”
Il momento della verità per Federico Butteroni si fa sempre più vicino.
Quel tavolo finale di novembre, il più sognato da qualunque giocatore di poker al mondo, dovrà aspettare solo meno di tre mesi, ed in questo tempo tutti i November Nine cercheranno di prepararsi al meglio per affrontare gli avversari.
Il nostro Federico come sapete non avrà un inizio facile, dato che partirà con lo stack più esiguo del tavolo, ma nella storia del poker si sono viste rimonte molto più incredibili, ed anche lui dovrà essere pronto a qualsiasi evenienza.
Dopo aver valutato la possibilità di un coach di livello come Mustapha Kanit, dopo aver cominciato un programma di allenamento fisico, e dopo essersi goduto un meritato riposo, ieri sui social network di Federico è comparsa una foto che lo ritraeva in compagnia del primo November Nine italiano della storia.
Questa foto con Filippo Candio, accompagnata dalla didascalia sibillina “Tecnicamente abbiamo un segreto che non possiamo svelarvi, indovinate un po’…”, ci ha subito incuriositi e siamo andati a chiedere ulteriori informazioni a Federico:
“Penso sia un’idea intelligente confrontarsi con una persona che ha già vissuto questa esperienza. Mi ha dato buoni consigli sia a livello umano sia a livello tecnico per come affrontare questo evento unico nella vita”.
Butteroni ci ha spiegato che i consigli di Candio hanno influito su tutto il piano di preparazione pre-evento, e ne abbiamo approfittato per chiedergli in che cosa consista:
“Ovviamente è sempre utile sentire persone che hanno più esperienza di te. Poi nelle prossime settimane valuterò il tutto e mi organizzerò basandomi sui tanti consigli ricevuti da Filippo. Mi sto concentrando su entrambi i fronti: migliorare lo stato fisico è fondamentale, ma altrettanto è lo studio degli avversari, anche se per quello bisogna aspettare che ESPN mandi in onda il Main Event a carte scoperte per capire meglio i range di ogni giocatore”.
Anche se lo studio dei singoli avversari resterà incompleto fino alla trasmissione televisiva, Federico ha già un’immagine abbastanza definita dei suoi avversari, avendoci giocato contro a lungo.
Ma alla domanda “C’è qualcuno che ti preoccupa più degli altri?” Federico non si sbilancia, ricordando che con la sua situazione di partenza le preoccupazioni principali sono altre:
“Penso che una delle qualità più importanti sia adattarsi. Fondamentale sarà trovare il raddoppio nelle prime due orbite e poi in base al gioco dei miei avversari prendere le decisioni più adatte. Non scordiamoci poi che le carte verranno mostrate con una differita di soli 15 minuti, e chi le guarderà e parlerà con me avrà un ruolo fondamentale nel mio Final Table”.