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Come vincere i satelliti online? I consigli di Luigi ‘Il Giuglia’ D’Alterio e Alessandro ‘Deiale1983’ De Iaco
Chi non vorrebbe giocare un torneo pagando meno della metà del buy-in previsto?
A meno che non sia periodo di Half Price o altre promozioni, l’unico modo per farcela è vincere prima un satellite per l’evento che ci interessa.
I satelliti però vanno affrontati con qualche accorgimento diverso rispetto ai soliti MTT, a causa di fattori come la struttura, spesso molto turbo, o la differenza nella distribuzione del montepremi.
Abbiamo chiesto a due accaniti giocatori di satelliti quali modifiche apportare al nostro gioco e che cosa tenere sotto controllo quando ci troviamo all’interno di un torneo SAT.
Luigi ‘Il Giuglia’ D’alterio ci ha fornito degli ottimi consigli tecnici per quanto riguarda i satelliti hyper-turbo, mentre Alessandro ‘Deiale1983’ De Iaco si è concentrato sui satelliti più giocabili, sottolineando che dobbiamo valutare il premio non come un ticket per il torneo in sé, ma come un guadagno economico.
Luigi D’Alterio:
“Nei satelliti in media il field è più scarso e solitamente hanno una struttura molto più rapida, quindi il mio primo consiglio, fondamentale, è valutare bene i range di push e di call. Poi bisogna saper gestire bene il proprio stack rispetto all’average, dato che a volte potremo considerarci deep anche con soli 5x o 6x, come nella zona bolla dei sat per i Night on Stars di PokerStars. In situazioni come quella, dove l’average sarà di 4bb e mancheranno 5 persone a premi, consiglio di shovare in relazione al giocatore che abbiamo di fronte piuttosto che pensare alla nostra mano. Ad esempio pushando con mani random contro player scarati, se vinciamo i blinds due volte abbiamo praticamente già vinto. Inoltre in zona bolla è importante ‘bullare’ e non essere ‘bullati’, e questo è anche il motivo principale per il quale trovo più profittevole shovare contro player scared piuttosto che contro avversari preparati, che non ci permetteranno di aggredire in questa fase del sat. Per forza di cose avremo edge post flop solo nei primi livelli, dove comunque preferisco non prendermi rischi eccessivi e giocare magari qualche colpo speculativo solo contro fish, per il resto la nostra edge sul field dipenderà solo dai nostri range di push e di call. Io gioco i satelliti per fare profit, ma giocare 5 sat per iscriversi ad un torneo e giocarlo solo se si shippa un satellite è come giocare fuori roll, dato che comunque spenderemo metà del buy-in senza la sicurezza di giocare il torneo. La situazione è diversa invece se quel torneo lo giochiamo lo stesso e facciamo i sat per risparmiare sul buy-in o fare profit cashoutando i ticket”.
Alessandro De Iaco:
“La prima cosa da fare è distinguere il tipo di satellite che giochiamo: il nostro approccio al torneo sarà differente se si parla di un Winner Takes All o se è un satellite dove vengono premiati 10-12 giocatori ad esempio. In linea di massima maggiore sarà il numero di persone che passa, maggiore valore avrà lo stack management, perché è inutile rischiare di compromettere il sat quando siamo 100x se ci sono 20 posizioni a premio, mentre in un WTA arriverà il momento in cui ci dovremo giocare tutto. Consiglio di non giocare pot troppo grossi e di aggredire molto la fase intermedia dove tutti cominciano ad intravedere l’obiettivo. Ovviamente qua dipende molto dalla struttura del satellite: i sat dove si gioca 10x, 15x sono pura conoscenza dei range, mentre satelliti più giocabili, come quelli online per l’IPT, possiamo cominciare ad aggredire un po’ prima, quando l’average è di 25-30bb. La fase bolla però va aggredita sempre e comunque, anche nei turbo. Ricapitolando: stack management fino al late stage, aggrare quando l’average è di 25x circa, e dai 15x in poi conoscenza dei range. Nei tornei turbo come detto, la conoscenza dei range può fornirci un’edge non indifferente, perché molti avversari non sanno giocare con 20bb e perdono percentuali troppo alte del loro stack: giocare le starting hands sbagliate 100x ad esempio fa perdere il 2% dello stack, mentre 20x ne perdiamo il 10%! Per quanto riguarda la selezione del sat credo che valga la pena giocare tutti quelli che sono a valore atteso positivo, esattamente come un qualsiasi altro torneo. I satelliti online sono una grande fonte di profit, perché non bisogna considerare il sat per il singolo torneo, ma affrontarli in un’ottica economica, come se il premio fosse in denaro. In effetti possiamo grindare satelliti e cashoutare tutti i ticket, facendo profit solo con i sat. Quindi non è un problema se spendiamo 200€ in satelliti per un torneo da 100€, se contro quel field abbiamo un ROI atteso del 20% noi avremo un guadagno, indipendentemente dall’esito dei nostri tornei. Magari sconsiglierei di giocare solo quelli con strutture troppo rapide e stack di partenza ridotti, a meno che non siate davvero bravi, e quelli con un field full reg”.