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Martin Jacobson e la vittoria del Main Event 2014: il dieci a faccetta che gli ha cambiato la vita
Il countdown è iniziato. Mancano poco più di due mesi al tavolo che potrebbe regalare un’incredibile finale a Federico Butteroni, secondo november niner della storia italiana.
Dopo il quarto posto di Filippo Candio si punta ovviamente al podio anche se il nostro portacolori partirà dall’ultima posizione nel count provvisorio.
Anche Martin Jacobson perà lo scorso anno, seppure fosse uno dei nomi più importanti in gara, partiva con uno stack esiguo e mano dopo mano riuscì a salire sul tetto del mondo al grido di “Ten for ten”.
E 10 x 10 è anche il titolo della docu fiction che celebra la vittoria dello svedese, divisa in tre parti e ora pubblicata integralmente su youtube.
Nella prima parte della docu-fiction avevamo visto la preparazione dello scandinavo nel giorno prima dell’inizio del final table.
E proprio come il nostro Federico che ha deciso di dedicare all’aspetto fisico e mentale buona parte della sua preparazione all’appuntamento di Novembre, Jacobson ha spiegato più volte come la preparazione fisica più che tecnica siano state fondamentali per il suo successo:
“Mi sono allenato intensamente e ho preparato il mio corpo a essere pronto per una giornata così lunga ed estenuante.”
La seconda puntata del cortometraggio riparte a 5 ore dall’inizio delle ostilità con Martin che dopo un po’ di corsa in palestra va a fare una sauna di 20 minuti per staccare la spina.
Aspetto da pochi conosciuto è poi quello legato alla preparazione mentale per cui a 3 ore dallo start lo svedese si cimenta in alcune posizioni yoga alla ricerca dell’estrema concentrazione.
Il tavolo finale però parte in maniera piuttosto disastrosa: Jacobson si trova a passare anche da buono contro Jorryt Van Hoof e scende fino a 7 big blind.
Da lì però inizia una scalata senza errori e vediamo le eliminazioni in successione di Mark Newhouse, Bruno Politano, Daniel Sindelar, Andoni Larrabe e Billy Pappas.
Si arriva così alla bolla che sancirà l’eliminazione del quarto classificato e la chiusura delle ostilità per il primo giorno di gioco: è proprio Martin a fare l’out decisivo.
Con coppia di dieci elimina William Tonking che si presentava allo showdown con coppia di due.
Terminano così 17 ore di poker consecutive che hanno portato Jacobson a due passi da 10 milioni di dollari.
Inizia l’ultimo giorno di gara e anche l’ultimo capitolo della docu fiction che parte con un bellissimo call di Jacobson che porta all’eliminazione in terza piazza dell’olandese Van Hoof.
Sulla 3bet di Jacobson, l’orange va in all in e Martin fa uno snap call girando le carte. Ha in realtà solo A T ma parte al 70 % contro l’A 5 di Van Hoof.
Un dieci e un cinque al flop non cambiano la situazione e si arriva così all’heads up tra due player scandinavi: Martin se la deve vedere difatti con il norvegese Stephensen.
Il testa a testa finale non è molto lungo e la mano decisiva vede uno scontro preflop tra Jacobson che parte avanti con TT e l’A9 di Stephensen.
Le grida dei sostenitori dello svedese sono incredibili: tutti urlano quel “TEN for TEN” che diventerà poi il leit motiv della vittoria svedese nonchè il titolo del documentario.
Non servirebbe un dieci a Martin ma il destino si sa è strano: e il Ten for ten diventa un urlo di liberazione quando il dealer gira a faccetta il T per il set di Jacobson che diventa così il vincitore del Main Event 2014 e intasca grazie a questo dieci 10.000.000 $.
Rivivi le emozioni della vittoria di Jacobson nella seconda e terza puntata del documentario 10 x 10.
Siamo sicuri che le immagini ti lasceranno a bocca aperta.