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Test anti-droga in arrivo ai tavoli da poker?
Poker, eSports e Fantasy Sports, tre mondi apparentemente lontani e diversi sebbene abbiano più di qualche punto in comune.
Questi tre elementi a volte incrociano i loro percorsi: basti pensare a quanti giocatori siano passati dagli eSports al poker, quanti dal poker agli eSports, quanti dal poker ai Daily Fantasy Sports…
Anche la sola esistenza di Twitch in entrambi i campi crea un collegamento tra i giocatori di poker e quelli di, ad esempio, World Of Warcraft.
Non dovrebbe sorprenderci più di tanto quindi che secondo Lee Davy, giornalista di CalvinAyre, il presidente della Global Poker League Alex Dreyfus per portare avanti la sua missione di “sportivizzare” il poker dovrebbe attuare un cambiamento che è già stato preso nel mondo degli eSports.
Qualche mese fa al termine di un torneo di Counterstrike con un montepremi da $250.000, alcuni giocatori hanno ammesso senza troppe remore di aver fatto uso di Adderall, un farmaco utilizzato per contrastare l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) che aumenta notevolmente le capacità di concentrazione.
La reazione da parte della ESL (Electronic Sports League) è stata immediata, con l’annuncio di voler cominciare i test anti-droga, come è normale e giusto che sia in ogni sport.
Se la Global Poker League avrà il successo che si spera e se il poker, come è l’obiettivo di Dreyfus, verrà sempre più considerato sport ed intrattenimento, l’inserimento dei controlli anti-droga diventerà imprescindibile.
Al momento comunque Alex non ha rilasciato nessuna dichiarazione al riguardo.
Ma che il presidente della GPL tragga molta ispirazione -o per lo meno segua con interesse– i mondi di eSports e DFS (è nata anche la mezza idea di fare un Daily Fantasy Poker…) lo si può notare dal suo profilo Twitter tra le altre cose, quindi non è da escludere che prenda in considerazione l’idea.