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Falsa partenza per Federico Butteroni alle WSOPE: “Riserviamo la fortuna per una occasione migliore!”
L’evento six-max da 2.200€ è cominciato da qualche ora ma Federico Butteroni è già fuori.
Ci incontriamo nella hall principale e decidiamo di ritornare in sala per far quattro chiacchiere sul suo esordio in queste WSOPE.
“Hey ma io ti ho visto stamattina in televisione!” esclama un ragazzo di passaggio rivolgendosi a Federico mentre scattiamo qualche foto di repertorio “Stavo guardando il replay del main WSOP e mi ricordo di te, com’è andata alla fine?”
“Ho fatto November Nine…” risponde Butteroni.
“No dai, ce l’hai fatta davvero? – domanda il suo interlocutore con malcelata sorpresa – Io sono arrivato fino al Day6, poi ho bustato! Beh, buona fortuna allora!”
Mi rivolgo a Federico e gli chiedo se l’hanno riconosciuto in tanti quest’oggi:
“In realtà no, uno dei pochi è stato Zvi Stern che ritroverò a novembre al final table. Siamo rimasti a parlare parecchio stamattina, poi è cominciato il torneo e mi sono concentrato sul gioco.”
Il suo esordio in queste WSOPE non è stato brillante: “Preferisco riservare la fortuna per un momento migliore! –scherza il nostro November Nine – Ho trovato un tavolo di superduri con Shaun Deeb e altri due americani fortissimi. Avere edge su player di questo tipo è praticamente impossibile, i blind erano da 40 minuti e ho provato a fare stack sin dall’inizio. Sicuramente se avessi avuto cinque amatori attorno e livelli da un’ora ci sarei andato più cauto, ma in questa circostanza ho preferito prendermi qualche rischio in più e non è andata bene!”
L’eliminazione è arrivata dopo poche ore di gioco quando lo stack era già stato ampiamente compromesso:
“Ci sono stati un paio di colpi decisivi nei quali non ho avuto fortuna e dopo è stato difficile risalire. Nel primo riesco a chiudere una doppia e check-raiso bello lungo al turn sapendo che l’avversario ha molto probabilmente overpair. Lui chiama, al river si paira il board e a quel punto so di non avere più la mano migliore quindi checkiamo entrambi e lui mostra K-K. Nel secondo ho provato a spingere in combo-draw ma non si è chiuso nulla e non sono nemmeno riuscito a far passare una top pair debole.”
Nel colpo finale Federico re-shova con A-6 da bottone sull’apertura del cut-off che chiama con A-K e lo condanna ad un’uscita prematura. Tuttavia il player romano non ne fa un dramma:
“Non mi fa certo piacere aver ‘bustato’ già ora ma va bene così, domani proveremo con l’Oktoberfest anche se non sarà facile arrivare al Day2. Si parte con poche chip come in America e arrivare al giorno successivo significa aver imbustato almeno cinque o dieci volte lo stack iniziale!”
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