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La toccata e fuga di Musta al Main Event WSOPE: “Non ho checkato river per farmi hero-callare!”
Il più atteso dei nostri azzurri, Mustapha Kanit, abbandona prematuramente il Main Event delle WSOPE.
La sua avventura è durata appena un’ora e mezza: entrato in late registration assieme a Dario Sammartino nel corso del terzo livello, si è trovato impegnato nello spot cruciale proprio a pochi secondi dal break.
La mano che gli è costata l’eliminazione è stata davvero particolare ed è a suo modo lo specchio dell’attitudine di Mustacchione negli MTT, la stessa che lo ha portato a ottenere dei risultati strabilianti nel corso degli ultimi anni.
Dopo l’apertura dell’avversario, un player occasionale, Musta 3-betta con coppia di Dame trovando il call .
Il board è uno dei migliori che l’azzurro potesse sperare di trovare: 2 2 8 e dopo il check del suo opponent opta per una continuation-bet per poco più di 2.000 chip su blind 150/300.
Un po’ a sorpresa arriva un raise, prontamente chiamato da Kanit: a questo punto sul 3 turn è l’avversario a prendere l’iniziativa mettendo sul piatto altre 6.000 chip, polarizzandosi su un punto molto forte o su aria totale.
Il river però è davvero beffardo, un K che viene checkato dall’opponent mandando Musta ‘in the tank’ per qualche secondo, necessario a dargli il coraggio di mettere tutte le chip nel mezzo:
“Dal modo con cui ho letto la situazione gli attribuivo davvero poche mani di valore, – ci ha raccontato il protagonista – tra cui sia una coppia di Donne, con la quale avrei splittato, che una coppia inferiore alla mia. Per questo ho deciso di pushare, sperando di trovare un hero call con una mano come due Jack o giù di lì.”
Purtroppo le notizie allo showdown non sono delle migliori, in quanto il giocatore coinvolto nell’azione mostra A-K e centra un bel double-up condannando Kanit.
Probabilmente un qualsiasi altro giocatore avrebbe preferito checkare dietro in una dinamica simile, includendo nel range avversario anche qualche altra combo giocata in modo ‘tricky’ ed evitando di compromettere la permanenza nel torneo.
D’altronde però, in questo gioco non si può diventare campioni senza avere quel pizzico di intuizione che fa la differenza: stavolta è andata male, ma siamo sicuri che l’audacia di Mustacchione continuerà a dare i suoi frutti anche in futuro.
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