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Pugno duro di PokerStars contro Jake Schindler: 250.000$ sequestrati dal conto gioco e ban a vita per gli eventi live
In un thread intitolato “Pokerstars robbery 250k+“, il professionista americano Jake Schindler ha condiviso con gli utenti del forum 2+2 la disavventura cui, suo malgrado, è unico protagonista.
Il player originario della Pennsylvania si è infatti visto svuotare il suo conto gioco – oltre 250.000$! – poiché incriminato di aver giocato dagli Stati Uniti d’America, Paese in cui non è ammesso in alcun modo l’accesso alla piattaforma della picca rossa.
Secondo quanto riporta lo stesso Schindler, PokerStars lo accusa di aver utilizzato un remote desktop, programma che permetterebbe di collegare online il proprio pc ad un altro, aggirando, di fatto, le restrizioni geografiche imposte dalla policy della room.
Schindler, dal canto suo, sostiene di non aver mai compiuto questa violazione e di aver giocato unicamente dal Canada e dal Messico, mai dagli Stati Uniti: “Mi hanno sequestrato tutti i soldi senza avere alcuna prova concreta!”
Nel suo sfogo messo nero su bianco, Jake sostiene che questa operazione sia stata fatta dalla room proprio perché in procinto di rientrare nel mercato U.S.A e apparire “il più pulita possibile” agli occhi dei regolatori del gioco.
Nel suo post, Schindler getta fango sulla picca rossa, ricordando le recenti polemiche post EPT di Barcellona, definendo questo sequestro di fondi “a dir poco ridicolo“.
Gli utenti del forum però la pensano diversamente, ovvero che chi sbaglia deve pagare: tra l’altro proprio sulle pagine di 2+2 sarebbero emerse le prove della colpevolezza dello statunitense, che mentre era schierato a un torneo live in Florida ha vinto un mtt su PokerStars dal buy-in di 109$.
Di qui la decisione della picca rossa di bannare a vita il professionista americano anche da ogni competizione live organizzata dalla room, a iniziare dagli EPT.
Schindler ha dichiarato di aver già contattato diversi legali esperti in materia per riuscire a dimostrare la propria innocenza e recuperare i fondi sequestrati.
Ma l’operazione non sembra affatto semplice. A differenza di quanto accade in Italia, difatti, i 250.000$ non sono congelati in attesa di una sentenza emessa da un giudice, ma sono diventati a tutti gli effetti proprietà della room come accade nei casi in cui i giocatori violano il regolamento sottoscritto e firmato al momento di creare il conto gioco.