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il 21 Ott 2015

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Facciamo un accordo? I 5 (+ 1) motivi per chiedere un deal

Facciamo un accordo? I 5 (+ 1) motivi per chiedere un deal

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Nei tornei multitavolo è consuetudine, una volta arrivati a giocarsi le posizioni che contano, stringere un accordo tra i giocatori rimasti per dividere il montepremi in maniera differente.

Questo accordo è chiamato deal dal termine inglese che lo identifica e può essere di diversi tipi.

Il più classico e corretto dal punto di vista matematico è il deal per ICM. In base agli stack dei giocatori rimasti si redistribuisce il montepremi ponendo così fine alla contesa o lasciando una piccola somma per il primo classificato.

Ci possono essere anche deal di altri tipi, come quello che spalma il montepremi redistribuendo i vari premi e diminuendo le distanza tra le varie posizioni, o quello che divide il montepremi in parti uguali senza fare caso a chi in quel momento abbia il maggior numero di chips.

Anche all’ultimo Sunday Special di Pokerstars.it si è assistito a un deal a ben sette giocatori che ha redistribuito il montepremi rimasto.

Dopo aver capito come chiedere un deal, vediamo di capire i motivi che ci possono portare a chiedere o ad accettare un accordo.

PAYOUT VERTICALE

Spesso si chiede un deal perchè la divisione del montepremi tende a garantire una grossa fetta alle prime posizioni lasciando le briciole a chi comunque ha giocato un buon torneo ma ha la sfortuna di uscire nelle fasi finali.

I gradini tra le prime posizioni sono spesso molto accentuati soprattutto in tornei dal field enorme.

Giocare due o più giorni, superare mille o più persone e poi trovarsi scalini di 20.000 € e doversi giocare questi soldi in base a colpi di fortuna o cooler non è mai piacevole.

Spalmando il montepremi si ha la possibilità di garantirsi anche in caso di prematura uscita un buon risultato monetario lasciando comunque alle posizioni del podio un buon gruzzolo.

DIFFICOLTA’ DEL FIELD

Se riteniamo di non essere i giocatori più forti del tavolo o pensiamo che la nostra edge non sia elevata possiamo decidere di chiedere un accordo in modo da non permettere alla fortuna di decidere per noi il nostro risultato monetario.

Viceversa se pensiamo di essere superiori ai nostri avversari non dovremmo mai accettare un deal ma anzi dovremmo cercare di valere le nostre qualità tecniche mettendo pressione ad avversari dalle skill inferiori.

DIMENSIONE DEGLI STACK

Più gli stack sono ravvicinati più è preferibile chiedere un deal (sempre che non si senta di avere molta edge sugli avversari).

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Avere stack dalle dimensioni simili fa sì che ci siano più possibilità di uscire.

Allo stesso modo se siamo i corti del tavolo potremo cercare di far valere la nostra presunta edge per cercare di garantirci un premio maggiore rispetto a quello che avremmo se uscissimo in quel momento del tavolo.

Quando infatti ci troviamo con uno stack inferiore ai 20 bui avremo poche possibilità di manovra e dovremo obbligatoriamente affidarci a uno showdown che metterà però a rischio la nostra permanenza nel torneo.

SHOT

Se a seguito di una qualificazione con un satellite o per la vendita di quote o semplicemente perchè stiamo provando uno shot ci troviamo in un torneo il cui buy in è superiore a quanto il nostro bankroll ci permetterebbe dovremmo cercare di chiudere un accordo perchè avremmo comunque guadagnato un’elevata somma rispetto al nostro roll.

Quando stiamo shottando un evento ogni scalino si fa sentire anche per il più forte dei giocatori perchè sta partecipando a una partita che non dovrebbe vederlo impegnato. Per evitare di essere money scared potremmo pensare di cercare di assicurarci una determinata somma e lasciare un premio per il primo classificato in modo da poter tornare a fare il nostro gioco e aggredire gli avversari.

CROLLO DELLA STRUTTURA

Purtroppo tutti i tornei devono finire per cui per cause di forza maggiore la struttura degli MTT è destinata prima o poi a crollare appiattendo l’average a una soglia dove non sarà più possibile un gioco tecnico.

Se l’average scende sotto i 20 bui ci troveremo di fronte a una struttura collassata nella quale la vittoria del torneo è per lo più nelle mani del fato. Fare un deal in questa situazione è la scelta migliore visto che fino a quel punto le abilità tecniche hanno portato i giocatori a essere tra i pochi rimasti in gara ma da lì in poi gli showdown diventeranno gli unici padroni del destino dei players e della composizione della classifica finali.

Il crollo della struttura si fa ovviamente sentire maggiormente nei tornei turbo dove l’incedere dei livelli è più pressante.

STANCHEZZA

Dopo aver visto i cinque motivi tecnici per chiedere un deal vogliamo porre l’accento su un motivo prettamente fisico.

Spesso si arriva al tavolo finale non al pieno delle proprie forze a causa della stanchezza e del sonno derivati dalle lunghe giornate.

In questo caso è meglio rendersi conto che non si sta più giocando il proprio miglior poker e si sta scendendo sotto i propri standard in B game o addirittura C game. In queste condizioni meglio cercare di fare un deal e andare a riposarsi, invece di correre il rischio di compiere banali errori che possono costarci bei euro.

 

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