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Capitolo WSOPE chiuso per Sammartino, eliminato all’High Roller: “Non vinco un flip da dieci anni!”
WSOPE stregate per Dario Sammartino.
Il player partenopeo abbandona anche l’High Roller dopo un’altra giornata storta e conclude male la sua avventura dalle parti di Berlino.
Le motivazioni erano quelle giuste ad inizio giornata come ci aveva anticipato lo stesso Sammartino, ma contro un field di superduri è fondamentale vincere qualche showdown e quest’oggi la fortuna gli ha voltato le spalle:
“Non vinco un flip da dieci anni! – scherza Dario come si sente dire al circoletto per poi abbozzare un sorriso amaro – Oggi è stata una giornata terribile, ho perso praticamente ogni showdown tranne quando sono andato ai resti con K-K contro A-Q da cortissimo.”
Il primo tavolo non era certo dei più semplici con diversi campioni a fargli compagnia tra cui Greg Merson, Martin Jacobson, Vladimir Troyanowskiy e Steve O’Dwyer:
“Ho perso alcuni piatti importanti nei primi livelli e dopo il redraw, piuttosto buono onestamente, avevo troppi pochi blind per giocare aggressivo e ho dovuto aspettare gli spot giusti.”
Spot che purtroppo si sono fatti attendere a lungo, costringendo l’azzurro a mettere più volte a repentaglio la sua permanenza nel torneo:
“Accanto a me c’era un giocatore occasionale che sarebbe potuto essere una miniera d’oro ma con quelle chip non ho potuto fare granché.”
Dario prova ad inventarsi qualcosa, dopo esser risalito a circa 30 big blind, 3-bettando l’apertura del player in posizione di utg+1 ma l’amatore in questione lo 4-betta per i suoi resti e il fold diventa quasi scontato:
“Hai visto pure te, le ha messe a peso! E che devi fà…”
Al terzo redraw Sammartino capita al tavolo con Vogelsang e Bojang, e proprio il tedesco risulterà il suo mattatore nel corso del 9° livello di giornata.
Rimasto piuttosto corto dopo diverse orbite senza fare azione riesce finalmente a conquistare un bel pot contro Vogelsang, andando all-in al river su 8 K 8 7 J dopo aver rilanciato la bet dell’avversario al turn su pot 3-bettato.
Ma poche mani dopo arriva un amarissimo coin-flip:
“In quel momento sarebbe stato fondamentale centrare un raddoppio dato che ero riuscito a risalire fino a 25 big blind, per questo qualche mano dopo ho deciso di chiamare con A-10 il push dello short sul big blind (Ben Sulsky ndr.) dopo aver 3-bettato l’apertura del bottone. Ero quasi sicuro di riuscire a flippare e così è stato, ma le chip sono andate dall’altra parte!” (ride)
Dopo un double-up qualche mano dopo arriva il colpo di grazia contro Vogelsang che 3-bet/shova la sua apertura con coppia di Tre quando l’azzurro chiama con A-10:
“Sicuramente pensava di avere una grande fold-equity su di me, ma in quella circostanza con meno di 20 blind dietro non mi è nemmeno passato per la testa di aprire per foldare.”
L’ennesimo board liscio costa a Sammartino l’accesso al Day2 e pone fine alla trasferta berlinese:
“Ora prenderò qualche giorno di riposo e poi proveremo a rifarci subito a Malta, questo mese sarà un vero tour de force!”
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