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il 3 Nov 2015

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Faraz Jaka rivela su 2+2 il TP del sick fold all’EPT di Malta!

Faraz Jaka rivela su 2+2 il TP del sick fold all’EPT di Malta!

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19 left. Blinds 10.000/20.000, ante 3.000.

Siamo a due tavoli left all’EPT di Malta e Faraz Jaka gode di uno stack da 70bb. Il pro americano non sa ancora che sta per arrivare la mano ‘clou’ del suo torneo.

Dopo l’apertura di Alex Ivarsson a 40.000 da cutoff e il call di Geissert da small blind, Jaka squeeza fino a 150.000 con JJ, trovando il call del solo Ivarsson.

E fin qui tutto tranquillo. Ma l’action post flop si evolve in maniera piuttosto inaspettata.

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In presa diretta Faraz passa senza mostrare le carte al tavolo, ma le telecamere di PokerStars riprendono la sua starting hand e la discussione sui forum si scatena. Su 2+2 viene riportato integralmente lo spot in questione e sembrano davvero in tanti a pensare che questa linea sia estremamente passiva, per certi versi inspiegabile se si considera che l’oppo in questione non è esattamente il più nitty del globo…

A dire la sua ci ha pensato però proprio Jaka, che con il nickname ‘The-Toilet’ è intervenuto nel thread in prima persona per spiegare i motivi di questa scelta:

“Mi sono affidato principalmente alla mia live reading, al mio istinto. In tanti penseranno: ‘Beh, ma se check/calli su quel turn non puoi check/foldare river su blank. Io non credo sia così. Talvolta è giusto fare check/call, check/call, altre volte si può passare. Mi è passata per la testa l’idea di foldare già al turn, ma ho pensato potesse essere davvero troppo nitty come scelta. Ero davvero convinto che dopo un doppio check/call, al river avrebbe giveuppato.”

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Jaka spiega inoltre il perché della mancata c-bet:

“Credo che contro un avversario del genere sia più interessante check/callare per far speware qualche suo ipotetico draw: nel suo range, oltre le pair, gli A-x e le broadway ci sono anche tanti suited connectors con i quali potrebbe aver comodamente flattato pre. In questo spot check/callerei flop tante volte con 9-9, A-K, A-Q. Inserire in questo range anche qualche over pair, come J-J mi pare un’ottima strategia per confondere gli avversari. Qualora scegliessi di bettare e ricevessi un call sarei in balia del mio avversario qualora scendesse una Q, un K o un A. Qualora fosse andata da check check avrei sicuramente bettato il turn. Nonostante siano scesi turn e river apparentemente perfetti ho deciso di rivedere il mio plan e passare sul suo all-in, ipotizzando potesse realmente aver settato o più raramente avermi trappato con un monster preflop.”

Jaka, rimasto comunque con 40bb dopo questo spot, uscirà di lì a poco perdendo il coin flip AK < QQ.

Ivarsson, dal canto suo, non ha ancora rivelato che mano avesse, ma voci di corridioio dicono si sia fatto una grassa risata una volta venuto a sapere le hole cards del suo avversario (really!)…

E voi? Che ne pensate di questo spot? Oltre alla mera analisi tecnica, dite che le sensazioni al tavolo di Jaka possano realmente averlo portato a prendere la decisione corretta? O è miseramente crollato nella battaglia di livello di pensiero contro lo scandinavo? Diteci la vostra!

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