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Oregon: torneo di poker universitario mette in palio… due pistole!
Ah, ma non è Lercio. La notizia che arriva dagli States è sciaguratamente grottesca. Troppo, ahinoi, per non essere vera.
Pochi giorni fa, alla “University of Oregon’, è stata indetta la serata ‘Liberty Poker Night’. E fin qui nulla di male. Il problema è che il tema centrale della serata sono state le armi. Per bandirle? Tutt’altro. Il comitato degli studenti si è infatti detto favorevole riguardo la possibilità di presentarsi al campus con un’arma da fuoco.
Piccolo passo indietro. Appena due mesi fa, sempre in Oregon, l’Umpqua Community College è divenuto tragicamente noto per un fatto di cronaca tutt’altro che inedito per quel che concerne il contesto studentesco americano: Christopher Harper-Mercer, un ragazzo di 26 anni, ha fatto irruzione in una classe uccidendo il professore e otto alunni, per poi togliersi la vita sparandosi un colpo in testa una volta giunta la polizia.
Torniamo dunque agli ideali del comitato universitario: la possibilità di avere con sé un’arma da fuoco sarebbe diventato un’imprescindibile mezzo di autodifesa qualora dovessero verificarsi casi analoghi.
Ed eccoci al punto: al fine di promuovere questa causa, gli studenti hanno organizzato un torneo di poker con in palio due ‘buoni’ validi per una 40S&W Sig Sauer handgun e una Vanguard 243 Rifle Simmons Scop 3.5-10/40 da acquistare presso un negozio a pochi isolati dal campus. Avete capito bene: due pistole.
Essendo impossibilitati a mettere in palio premi in denaro si è pensato di incoraggiare i ragazzi a giocare, allettandoli con questo genere di premi.
“Crediamo sia giusto cercare di prevenire certe tragedie – ha detto Brandon Clements del comitato ‘Young Americans for liberty’-. Non dico che tutti gli studenti debbano essere in possesso di una pistola, ma il campus non è più un posto sicuro e qualcuno ed è necessario che qualcuno di noi lo renda più sicuro.”
Il servizio di sicurezza dell’Università ha permesso l’evento “visto alcun genere di arma da fuoco è mai entrata o uscita dal campus”.