In futuro i dealer saranno sostituiti dai robot? In Cina nascono i primi prototipi di androidi croupier

Avete paura dei bot al tavolo? Di questo forse no.

Ad una fiera del gaming di Macao lo scorso mese è stata presentata una delle più innovative tecnologie che potreste mai trovare al vostro tavolo.

‘Min’ è una dealer robot antropomorfa, progettata e creata dalla Paradise Entertainment Ltd. di Hong Kong, che per ora è in grado di eseguire le operazioni più semplici come la distribuzione delle carte, ma in futuro verrà molto migliorata, secondo le dichiarazioni del presidente dell’azienda Jay Chun.

I vantaggi di Min sono la precisione e la velocità, molto più alte del corrispettivo umano: Min può avere prestazioni fino al 30% migliori di un dealer in carne ed ossa, in più il costo è molto inferiore rispetto a quello del personale, ed in più può essere utilizzata laddove il mestiere del croupier non è permesso dalla legge.

Questo androide è infatti stato pensato per gli Stati Uniti, dove il costo del personale dei casinò è più alto e dove in alcuni stati non è permesso agli umani di distribuire carte, problema fino ad ora aggirato con i giochi da tavolo elettronici.

Il mercato asiatico invece non sarebbe adatto al prodotto in quanto i gamblers orientali preferirebbero giocare in luoghi affollati e rumorosi, circondati da altri gamblers e croupier e dare il via libera a tutte le emozioni, che un dealer di silicio non potrebbe assecondare o ammonire.

I lati negativi -a parte l’inquietudine che può generare- sono le limitazioni e la mancanza di interazioni che invece un dealer in carne ed ossa può avere: sembra ad esempio che Min non sia in grado di dividere le chips, e sicuramente non può rispondere alle vostre domande, sebbene nelle migliorie in progetto ci sia il riconoscimento facciale (per i giocatori VIP) e la possibilità di farla parlare in tutte le lingue del mondo, oltre all’introduzione di scanner per farle leggere le carte e comprendere chi sia il vincitore.

Anche se sembra un’innovazione futuristica, in altri hanno avuto la stessa idea, come la Hanson Robotic che ha venduto il progetto per un dealer robot capace di espressioni facciali, ma non è dato sapere chi sia l’acquirente.

Foto by David Paul Morris/Bloomberg