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il 29 Gen 2016

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PokerStars annuncia che ‘IvanHaldi’ non è un bot, ma perché non ha discusso il deal?

PokerStars annuncia che ‘IvanHaldi’ non è un bot, ma perché non ha discusso il deal?

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Ricordate il caso di sospetto bot all’evento #8 delle TCOOP su PokerStars.com di pochi giorni fa?

All’Heads Up finale di quel torneo si sono affrontati ‘LuckboxStami’ ed il russo ‘IvanHaldi’ che decidono di cliccare la spunta per accordarsi per un deal.

Arriva in poco tempo un moderatore della picca rossa che illustra il nuovo payout invitando i due giocatori a scrivere in chat di essere d’accordo.

Il finlandese accetta subito, mentre ‘IvanHaldi’ ignora la chat, ignorando anche la conversazione privata con il moderatore e le telefonate da parte di PokerStars che voleva assicurarsi che dall’altra parte dello schermo ci fosse qualcuno.

Nonostante la totale assenza di risposte il russo non era inattivo, come si può notare dal fatto che stesse giocando altri tornei e che una volta decaduta la proposta di deal abbia continuato a giocare contro ‘LuckboxStami’, perdendo tra l’altro l’HU in una maniera particolare, con 96 contro A8 e board liscio…

Già durante la discussione con il moderatore, ‘LuckboxStami’ ha insinuato il dubbio che il suo avversario fosse un bot, convincendo gran parte della community che stava seguendo l’episodio e anche PokerStars che come di consueto si è messa subito in campo per effettuare i controlli del caso.

Nel thread di 2+2 dedicato a ‘IvanHaldi’, un incaricato di PokerStars ha pubblicamente annunciato che non sono stati trovati riscontri che indichino che il russo abbia utilizzato programmi non consentiti, ma che le indagini continueranno per riuscire a spiegare il perché il player sia rimasto inattivo durante la proposta di deal.

Ecco il messaggio completo della picca rossa:

“Alla conclusione dei nostri tornei major, PokerStars controlla regolarmente gli account per assicurarsi che abbiano giocato seguendo le regole della casa. Come pratica di routine, PokerStars ha ispezionato questo account per il possibile utilizzo di software proibiti e siamo certi che il torneo non sia stato giocato da un bot, e che le scelte siano state prese da un essere umano.

Abbiamo basato il nostro giudizio sui nostri tool di bot-detection che includono:

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

a) Ricerca di software di terze parti proibiti utilizzati in contemporanea al client di PokerStars.

b) Accumulare informazioni dettagliate su come ogni giocatore interagisce col client di PokerStars a livello tecnico. Questo include (ma non si limita a):

– la maniera in cui l’hardware e il software di terze parti vengono usati per dare segnali di imput
– l’utilizzo di varie funzionalità del client
– chat ai tavoli (o la loro assenza)

c) Registrare hand histories per analisi. Questo permette la visione di:

– volumi di gioco
– coerenza nelle decisioni in game
– anomalie nelle decisioni in game
– presenza di errori umani

d) Esami dettagliati delle registrazioni di ogni sessione del giocatore, includendo:

– inizio e fine di ogni sessione
– durata di ogni sessione
– numero e durata di pause in mezzo alla sessione

e) Condurre test di Turing in tempo reale durante il gioco, come i CAPTCHA che chiedono al giocatore di inserire una parola a random e altri test che sono disegnati per essere impercettibili agli umani.

Al momento non abbiamo nessuna spiegazione del perché il giocatore non abbia partecipato alla discussione per il deal, e in accordo con i nostri normali controlli, le investigazioni continueranno finché non saremo sicuri delle attività di questo account.”

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