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Poker e beneficenza si incontrano sul piccolo schermo: Matteo “Il Burbero” Impagliatelli, il pokerista filantropo a Mattino Cinque
Siamo tristemente abituati a vedere il nostro amato gioco trattato con troppa superficialità dai media generalisti, che ne parlano come se fosse un gioco contro il banco, o come se videopoker e poker online siano la stessa cosa.
Poche rare volte viene presa in considerazione la vera bellezza di questo gioco, mentre troppe volte se ne parla come se fosse una droga da ludopatici, come ci ha confermato Fabio Bianchi in questa intervista.
Stavolta però le carte in tavola sono diverse: pochi giorni fa Matteo “Il Burbero” Impagliatelli, noto rounder di MTT low buy in, è apparso per la seconda volta su Canale 5, nel programma “Mattino Cinque”, e sicuramente non ha fatto sfigurare il nostro mondo!
Chi non lo conosce però deve sapere che “Il Burbero” è un soprannome che proprio non gli si addice: il sangiovannese è noto soprattutto per devolvere le sue vincite in beneficenza aiutando personalmente le famiglie più sfortunate, con il contributo dei cosiddetti “Burberini“, gli altri giocatori che si sono uniti alla causa donando una percentuale delle vittorie all’ente di Matteo.
Alla fine di gennaio “Il burbero dal cuore d’oro” è riuscito a realizzare uno dei suoi più grandi obiettivi: l’inaugurazione della Casa Arcobaleno, una casa di accoglienza per i parenti dei bambini ricoverati negli istituti sanitari di San Giovanni Rotondo.
Se il nome di questa città vi suona familiare forse è perché è associato al nome di Padre Pio. È stato proprio in seguito ad un incontro con Padre Pio (che gli cambierà la vita) che Matteo guadagna il soprannome “Burbero”, inteso come rimprovero per aver fatto una marachella.
È dal ricordo di questo avvenimento che comincia l’intervista su Canale 5, che canalizza l’attenzione verso la generosità di questo grande campione di poker che ha vinto un sacco di soldi (dettaglio sul quale Il Burbero mette immediatamente le mani avanti: “Un sacco di soldi proprio non lo sono… è una bella pubblicità ma troverò fuori casa la guardia di finanza [ride]! Stiamo parlando di cifrette, ma mi permettono di fare tanto di quel bene…”)
Tra gli applausi del pubblico la telecamera si allontana dal caratteristico cappello da cowboy di Matteo, che magari non avrà raccolto le cifre di REG Charity, ma ha compiuto un gesto meraviglioso, che sicuramente verrà apprezzato da tutti gli spettatori e soprattutto da quelli che beneficeranno di questa opera.
In effetti c’è un importante effetto collaterale e positivo: il messaggio del Burbero ha permesso a milioni di persone in tutta Italia di vedere che i pokeristi fanno anche del bene, e non corrispondono alla classica immagine di loschi figuri che si incontrano negli scantinati con maniche zeppe di assi e retroscena non molto legali…