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Come sarà il poker online tra 1, 5 e 20 anni? Le previsioni di Maurizio Guerra
Fare previsioni sul futuro non è mai facile, in particolare su un mondo come quello del poker, spesso colpito da eventi inaspettati (vedi Moneymaker) che ne modificano in bene o in male la diffusione.
Ci ha provato Giulio Astarita, che in questo periodo di declino non è riuscito ad essere troppo ottimista, pur lasciando una strada aperta a qualche innovazione che potrebbe risollevare il mondo del poker online.
A differenza di Astarita, lo skill & poker manager di People’s Poker Maurizio Guerra sembra confermare l’ottimismo di cui ci aveva parlato qualche tempo fa, vedendo possibili progressi anche se i numeri potrebbero continuare a calare.
Il poker online secondo Guerra potrebbe continuare a crescere grazie soprattutto alle nuove tecnologie, che potranno portare nuova linfa a questo mondo e forse renderlo più simile al poker live, magari imitandone anche i recenti successi. Andiamo a scoprire il pensiero di Maurizio nel dettaglio:
Il poker online fra un anno
“Per il 2016 mi aspetto due risultati:
• Un calo generale della spesa compreso tra l’8% e il 12% rispetto all’anno precedente
• La parificazione tra la spesa nel gioco cash e quella nel gioco torneo (negli ultimi anni il rapporto medio è stato circa 1,5;1)
Esistono però dei fattori esterni che potrebbero anche nel breve periodo stravolgere la previsione: mi riferisco in particolare all’emersione del mercato sommerso. Se dovesse proseguire la tendenza già vista nel 2015 da parte di alcuni operatori .com di dotarsi di regolare concessione italiana potremmo addirittura pensare ad un 2016 migliore del 2015.”
Il poker online fra 5 anni
“Prevedo l’esperienza ludica legata ad alcuni fattori:
• La guerra dei Devices
• La geolocalizzazione
Negli ultimi anni abbiamo assistito al trionfo dello smartphone seguito a grande distanza dai tablet, chi ne ha pagato le spese sono stati principalmente i tradizionali portatili. Io mi aspetto che fra 5 anni molte delle funzioni assolte oggi dallo smartphone saranno garantite dalla ‘wearable technology’. Non so se sarà diffusa solo in una piccola percentuale della popolazione o avranno una diffusione simile a quella degli smartphone oggi. Sono invece abbastanza certo che ci sarà una grandissima diffusione e miglioramento dei devices 2-1 che probabilmente saranno più comuni dei tablet oggi. Questo permetterà di vivere le proprie esperienze ludiche al di fuori delle quattro mura di casa. Per questo ho assegnato alla geolocalizzazione un possibile ruolo cruciale. Mi immagino un mondo in cui sia molto più semplice provare a conoscere i propri avversari, crearsi le proprie community e trovare luoghi dove condividere le proprie passioni. Mi aspetto la netta affermazione del Poker Sportivo rispetto al Poker Cash ed una offerta polarizzata tra giochi in modalità Turbo o Hyper Turbo e giochi con durata molto più lunga. Mi aspetto un sensibile incremento del numero dei giocatori attivi, ma non mi aspetto un aumento della spesa corrispondente in percentuale.”
Il poker online fra 20 anni
“Tra 20 anni giocheremo principalmente in casa contro gli ologrammi che saranno in tutto e per tutto identici agli avversari del live, tell compresi. Il poker sarà materia universitaria poichè ci si sarà finalmente resi conto che viviamo da sempre in una società ‘gamblificata’ e che la conoscenza di teoria come quelle del Rischio o del Valore atteso saranno indispensabili per l’armonia sociale. Io avrò sessanta anni e sarò tornato a giocare, non per professione ma per passione, e sarò a Las Vegas a provare a vincere il Braccialetto (che sarà Iper-Tecnologico)”