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Le 47° WSOP strizzano l’occhio al Vecchio Continente: starting stack fino a cinque volte il buy-in!
E’ stato ufficializzato solo ieri il calendario delle WSOP e in tanti siamo già lì a studiarlo, a vedere le differenze rispetto allo scorso anno e, perché no, a sognare di iscriverci a qualche evento.
Il bello delle World Series of Poker, infatti, sta anche nella eterogeneità dei buy-in, tanto che qualsiasi appassionato di poker ha la possibilità di fare un salto a Las Vegas, ‘investire’ una parte, pur piccola, del suo bankroll e vivere i campionati del mondo da protagonista.
Fino a qualche tempo fa, però, la regola voleva che lo stack di partenza di ciascun evento, salvo casi particolari, fosse tre volte il buy-in pagato: 1.000$ per 3.000 chips, 1.500$ per 4.500 chips, 5.000$ per 15.000 chips e 10.000$ per 30.000 chips.
Insomma, negli eventi dal buy-in più piccolo sbagliare una mano o essere dalla parte non buona di un cooler poteva essere già costosissimo durante i primi livelli.
Col tempo gli organizzatori, sempre molto attenti alle esigenze dei ‘clienti’ – ovvero i giocatori – hanno trovato il modo di accontentarli, così è nato nel 2014 il ‘Monster Stack’: 1.500 verdoni per 15.000 chips di partenza con livelli da un’ora ciascuno.
Quel torneo lo vinse il francese Hugo Pingray per 1.327.083$, dopo aver superato ben 7.861 avversari. Non c’è dubbio, quindi, che l’idea piacque non poco.
La tendenza da due anni a questa parte è verso una ‘europeizzazione’ delle strutture, ovvero rendere i tornei più giocabili grazie a strutture deep, esattamente, appunto, quello che avviene da tempo nel Vecchio Continente.
Quest’anno, ad esempio, tutti i tornei da 10.000$ di iscrizione – denominati ‘Championship’ – garantiranno 50.000 gettoni di partenza, mentre nel 2014 lo starting stack era ‘solamente’ di 30.000 pezzi.
Pure al ‘classico’ Main Event, dunque, è stato rifatto il trucco. Di seguito l’intera struttura dell’evento numero #68 delle WSOP:
Stessa sorte per il Poker Players Championship da 50.000$ (non più 150.000 chips, bensì 250.000), per l’High Roller for One Drop da 111.111$ (da 300.000 a 500.000 chips) e per l’High Roller di Pot Limit Omaha da 25.000$ (da 75.000 a 125.000 chips).
Rimane chiaramente sempre ben saldo nel programma il Monster Stack da 1.500$, che sarà il torneo numero #41 delle 47esime World Series of Poker. Nulla è cambiato nella struttura: 15.000 chips davanti a ogni player, livelli da 60 minuti e partenza con small blind 25 e big blind 50.
C’è da dire che, dati i field oceanici, la varianza sarà ancora padrona dei destini dei giocatori, però questo cambiamento (miglioramento?) – non secondario – delle strutture fa sì che ognuno abbia la percezione, o forse solo l’illusione, di potersi giocare meglio le proprie chance…