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Kevin MacPhee sulla GPL: “Siamo un team affiatatissimo, ma non i favoriti!”
E’ uno dei membri della squadra da battere.
Già, perché oltre a Kevin MacPhee, i New York Rounders di Bryn Kenney potranno schierare altri fenomeni come Jason Mercier, Tom Marchese e Jason Wheeler alla prossima Global Poker League.
L’ex compagno di Liv Boeree ha rilasciato ai colleghi di pokerlistings le sue prime impressioni sulla franchigia:
“Sono stato davvero fortunato ad essere pickato da Bryn e far parte di un team del genere – ammette Kevin -. Siamo tutti grandi amici e ci sarà senza dubbio un grande affiatamento tra noi. Sarà sicuramente una competizione interessante; prima del draft non avevo troppe aspettative a riguardo, ma ora che sono a bordo sento già un’atmosfera speciale. Sì, sarà una grande esperienza.”
I numeri sono a dir poco impressionanti: 45.279.270 $ di vincite in tornei live e il miglior ranking GPI overall rispetto alle altre franchigie:
“Wow! Non sapevo fossimo il team con il ‘live winnings’ più alto di tutti! Ad essere onesti, però ,non credo sia una statistica a cui dare troppo peso visto che altre franchigie hanno mirato perlopiù a scegliere membri rappresentativi per la propria nazione. Per quanto riguarda il ranking – prosegue MacPhee – credo che il peso specifico dei manager sia determinante e poche franchigie possono vantare un capitano come Bryn. Inoltre, fatta eccezione per Tom Marchese, che è perlopiù un regular di cash game all’Aria, sia io che i due Jason siamo abituati a girare in continuazione, partecipando a tutti i grandi eventi live e avendo così modo di scalare le graduatorie GPI.”
Il player originario dell’Idaho ha dunque ammesso di provare grande rispetto per tutte le altre franchigie, cercando di togliere di dosso ai New York Rounders l’etichetta di favoriti:
“Nonostante i numeri non penso sia corretto vederci come favoriti: durante la GPL ci saranno tantissimi eventi, tra questi anche molti heads-up online, e basti pensare ai Los Angeles Galaxy e a due come Olivier Busquet e Chance Kornuth per capire quanto sarà dura. Ad ogni modo, il nostro punto di forza potrebbe essere proprio la duttilità: tutti abbiamo grande esperienza sia live che online e questo sì che potrebbe essere un vantaggio. Eppure – conclude – solamente chi avrà la giusta cattiveria agonistica potrà fare la differenza!”