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Alessandro ‘veneis’ Benazzo e l’impresa al Sunday Special: “Avevo giocato male l’heads-up della settimana prima, volevo rifarmi”
Alessandro Benazzo, ingegnere romano 39enne, è riuscito a compiere una vera impresa ai tavoli di PokerStars. Ha chiuso al secondo posto il Sunday Special della settimana scorsa e sette giorni dopo è riuscito a vincerlo!
Alessandro ha incassato più di 40mila euro con questo doppio colpo mettendo in riga oltre tremila avversari totali. In entrambi i casi è stato protagonista del deal finale in heads-up. L’abbiamo allora contattato per chiedergli un commento a caldo su questa doppia affermazione al Sunday Special. Ci ha risposto prontamente il martedì mattina, quando poteva essere tranquillamente a dormire: “Non ce l’ho fatta a dormire. Troppa adrenalina. Mi sono preso però un giorno libero dal lavoro“.
Ci siamo fatti raccontare dall’inizio la storia pokeristica di Alessandro, ingegnere che al poker ha dedicato parecchie ore di studio: “Ho iniziato a grindare online cinque anni fa. All’inizio giocavo sit su bwin, poi ho scoperto PokerStars. I sit da 27 persone erano il mio main game. Giocavo a buy-in compresi tra i 5 e i 25 euro ma ad un certo punto era diventato troppo difficile fare profit. Mi sono stufato e quando ho visto che cominciavo a perdere ho smesso per un anno.
Ho ricominciato a studiare due anni fa e ho provato anche qualche torneo live importante, come i Mini IPT e gli IPT. Non ho piazzato grandi shippi live ma ho imparato davvero molto. In particolare ho capito molto meglio come vanno giocati i board. Un mio amico mi ha aiutato soprattutto dal punto di vista attitudinale.
Da due anni gioco MTT online, da un anno più assiduamente. Riesco a ritagliarmi quelle 3-4 sere a settimana per giocare e apro molti tornei. Diciamo che mi definisco un semi-pro. Dopo la trasferta all’IPT di Malta di ottobre mi sentivo molto migliorato, sapevo che lo shippo importante era nell’aria…
La settimana scorsa ho runnato benissimo al tavolo finale del Sunday Special a 4 left ma poi sono arrivato all’heads-up finale contro Karim ‘karimm92’ Radani e lì mi ha massacrato! Ho runnato male ma ci ho messo anche del mio giocando malissimo. Ho perso mezzo stack con un hero call e poi lui ha vinto meritatamente. Avevo una grande voglia di rivincita, non mi è andata giù la sconfitta“.
E così ‘veneis’ si è rifatto alla grandissima nel Sunday Special KO Edition della settimana dopo: “Al day 2 avevo alla mia destra HOOMAGOOO e alla mia sinistra un giocatore che non conoscevo e che mi ha tribettato tante volte. Non ho visto carte fino a 3 left, finché non ho giocato un paio di belle mani contro De Feo, grinder molto forte.
Con 8-9 di cuori ho aperto con metà del suo stack. Mi aspettavo la sua 3bet e così ho pushato facendolo foldare. Poi in un altro colpo con Q-J in mano ho fatto check/call al flop e al turn con incastro di scala. Al river è scesa la mia. Ho checkato, lui ha puntato pesante, io ho rilanciato e lui mi ha chiamato. L’heads-up è stato facile, diciamo che sono stato contento di aver eliminato De Feo prima“.
Ma come si fa ad arrivare per due volte di fila in fondo a tornei così importanti e con così tanti iscritti? Lo abbiamo chiesto ovviamente ad Alessandro: “Per arrivare in fondo a tornei del genere devi runnare sicuramente bene. Nel senso che quando ti appoggi per esempio con i classici connectors da bottone, devi floppare e farti pagare dall’avversario giusto.
Se devo confrontare i miei ultimi due Sunday Special, direi che nel secondo ho sofferto di più ma ho giocato molto meglio. Tra l’altro adoro la formula Super KO. Secondo me dovrebbero farla anche con buy-in più bassi, tipo 50 o 100€. I giocatori amatoriali adorano questo tipo di formule dove basta fare 4-5 eliminazioni per rientrare con il buy-in“.
Non potevamo lasciare andare Alessandro senza avergli fatto prima l’ultima, classica domanda. Questo doppio shippo cambierà qualcosa nei suoi progetti pokeristici? La risposta è negativa: “Questo shippo non cambia molto nei miei progetti. Purtroppo non sono un ragazzino, ho 39 anni e lavoro come consulente. Oggi sono soddisfatto così e comunque non credo che matematicamente ci siano proprio grossi margini ulteriori di guadagno nelle room italiane. Speriamo che prima o poi arrivi la liquidità condivisa internazionale, allora sì che le cose cambierebbero“.