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AAMS – Disposizioni per contrastare il gioco illegale
Il prossimo lunedi sarà una giornata di fervente attività alla Camera dei Deputati, infatti vi si terrà la discussione sul maxi emendamento al disegno di conversione in legge del DL 25/9/2008 n. 149, circa le “Disposizioni urgenti per assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi”, il cui testo, presentato ieri dal Governo, è stato approvato nel pomeriggio dalla Commissione Finanze della Camera.
Il Decreto Legge in origine nasce semplicemente per prorogare la gestione del Superenalotto (lasciato provvisoriamente alla Sisal), ma ben presto amplia il proprio campo d’intervento; nei 18 commi che lo compongono si fa riferimento a tutte le attività di gioco a distanza, come scommesse, concorsi a pronostici sportivi e ippici, giochi numerici, lotterie istantanee e tradizionali, bingo e skill games.
“Contrastare la diffusione del gioco illegale, e perseguire la tutela dei consumatori, specie se minori, e dell’ordine pubblico“: ecco la motivazione che ha reso necessario tale intervento legislativo, come si legge nella relazione tecnica che accompagna il testo, nella quale viene inoltre fissato l’obiettivo di questa regolamentazione, ovvero “disciplinare in maniera organica, in un unico provvedimento, le regole e le disposizioni, concernenti l’esercizio e la raccolta del gioco a distanza, nonché le relative modalità di accesso al mercato, da parte di operatori economici italiani e esteri”.
Ricordiamo inoltre che le due procedure di infrazione che la Comunità Europea ha avviato nei confronti del nostro Paese hanno reso ancora più urgente la revisione della normativa vigente sulla regolamentazione dei giochi.
Il testo della riforma presenta in maniera dettagliata i requisiti minimi che dovranno soddisfare tutti i nuovi operatori (il cui numero massimo è fissato a 200) che si andranno ad aggiungere ai soggetti già titolari di concessione per l’esercizio del gioco online.
Le infrastrutture tecnologiche dedicate alla concessione potranno aver residenza in uno stato europeo a patto di predisporre e garantire un collegamento permanente con Sogei (la società di ICT del Ministero dell’Economia e delle Finanze), per consentire il monitoraggio dell’accesso dei consumatori al sito ed eventuali anomalie di gioco (le trasgressioni saranno punite con la sospensione o la revoca della concessione da parte dell’AAMS).
L’opzione dei server in patria, invece, è alquanto costosa per gli operatori stranieri, chiamati a versare “una tantum” 300mila euro per le operazioni relative a scommesse, concorsi ippici e sportivi e skill games.
I vecchi concessionari, per ampliare o completare la proprio offerta, potranno acquistare la nuova licenza per il gioco a distanza ad un costo che varia in base alla concessione di cui si è già titolari:
- 50.000€ per i concessionari online del Bando Bersani;
- 300.000€ per le sale Bingo;
- 350.000€ per tutti gli altri.
Le novità però più clamorose sono forse proprio quelle che interessano il giocatore da vicino.
Il “completamento della trasformazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato in Agenzia per la gestione dei giochi pubblici” è sentita come una priorità dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che lo scorso 30 settembre ha presentato un decreto legge alla Camera in cui si tracciano le linee per “il consolidamento del ruolo dello Stato quale gestore unico dello sviluppo e dell’assestamento del mercato e dell’industria dei giochi”.
In pratica per il giocatore sarà impossibile collegarsi al sito del proprio concessionario senza aver prima fatto tappa obbligata al portale dell’AAMS, sul quale sarà disponibile una lista degli indirizzi dei concessionari; in caso di interruzione del servizio, Sogei consentirà l’accesso direttamente al website dell’operatore, che però ha l’impegno a fornire tutti i dati, sia dei giochi che dei conti.
L’idea del portale unico di certo non entusiasma gli animi dei giocatori e ancor di più degli operatori, come ad esempio Gioco Digitale, che tramite Carlo Gualandri sottolinea come la proposta possa essere nociva per il rapporto concessionario – cliente e come appaia addirittura superflua, dal momento che ogni operatore attua già il monitoraggio costante di tutti i movimenti di gioco. Infine la realizzazione di un portale unico, e successivamente la sua gestione, appare un’ impresa titanica, considerato il volume di dati che l’AAMS dovrebbe andare a analizzare, con il rischio anzi di non riuscire ad ottenere nessuna informazione utile a contrastare gli illeciti.
Laura Tortora