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Sentite quel bravo ragazzo di Charlie Carrel: “Torno a studiare, non ha senso vincere così tanti soldi senza aiutare nessuno”
Nel mondo del poker ci sono diversi personaggi particolari. Il talento britannico Charlie Carrel è sicuramente uno di questi. La sua può sembrare la classica storia dello studente che si realizza grazie al poker, ma dietro c’è molto di più…
Nel giro di pochi anni il giovane Charlie Carrel si è fatto conoscere per i suoi straordinari risultati online e live. Di recente si è imposto in particolare all’EPT, dove ha vinto l’High Roller di Monte Carlo nello scorso maggio, un Side a Malta a ottobre e l’High Roller di Dublino appena un mese fa. Le sue vincite live superano i 2,2 milioni ed è 33° nella Money List inglese.
Ai tavoli Charlie non passa mai inosservato con i suoi vestiti bizzarri e sgargianti. Abbiamo già avuto modo di raccontare la sua storia particolare che è iniziata a soli 12 anni in un pub, quando ha spillato tutti soldi agli amici del padre ubriaco. A 19 anni Charlie ha depositato 10£ su un sito e ha cominciato a vincere insieme ad un amico. Questo è quello che racconta l’agenzia francese AFP che ieri ha dedicato un articolo proprio a Charlie.
L’intervista inizia con un consiglio: “La cosa importante nel poker è separare le emozioni dalla logica, razionalmente. Io controllo molto di più le emozioni rispetto agli altri“. Poi emerge lo spirito di un ragazzo 22enne che ha avuto già tanto dal poker ma ha capito quali sono i veri valori delle vita.
“Vivo negli hotel in giro per il mondo, gioco a poker per vivere. Non mi descriverei però come un giocatore di poker perché altri miei interessi hanno molta più importanza del poker nella mia vita. Sono interessato alla politica, all’etica, ai dibattiti, alla filosofia, all’economia. Spendo molto tempo con la gente hippie e imparo dalle loro prospettive.
Ho un background matematico. Penso di essere più curioso della maggior parte delle persone. So mantenere un controllo razionale delle mie emozioni quando devo prendere decisioni“. Scopriamo successivamente che a Charlie piace sia la musica classica che l’heavy metal, a conferma della sua eccentrica personalità. L’intervista si chiude con delle bellissime parole, che ci fanno capire come un giorno Charlie investirà i suoi soldi nella filantropia e saluterà i casinò.
“Non c’è una ragione logica per la quale dovrei guadagnare centinaia di migliaia di pounds mentre dall’altra parte del mondo ci sono persone che con la stessa cifra potrebbero salvare una città o un villaggio. Voglio tornare al mondo accademico, voglio prendere una laurea in psicologia o medicina. Mi piacerebbe fare lo psicoterapista o anche lo storico. Il poker è solo una sorta di bel trampolino di lancio verso altre cose“.