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il 16 Mar 2016

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Gabriele ‘Galb’ Lepore sui montepremi garantiti: “È importante cercare il big shot, ma…”

Gabriele ‘Galb’ Lepore sui montepremi garantiti: “È importante cercare il big shot, ma…”

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Vi siete mai chiesti che utilità abbiano i montepremi garantiti?

Immagino già le vostre facce scettiche davanti a questa domanda: “Ovvio, ci sono più soldi nel montepremi, posso vincere di più, che domande!” 

Questo è senza dubbio vero, ma non si può considerare il montepremi senza pensare a quante possibilità abbiamo di aggiudicarcene la fetta più grossa. Considerate la difficoltà di arrivare tra l’ottavo e il decimo posto di un evento con 500 giocatori o sul podio di un evento con 100 player e lo stesso buy-in: cosa pensate che sia più facile? E in quale guadagnereste effettivamente di più?

Risparmiatevi i conti: abbiamo posto le stesse domande a Gabriele “Galb” Lepore, che più che al montepremi pensa al suo guadagno effettivo:

“Molti giocatori hanno la fissa del montepremi garantito. Io no, io ho la fissa del ROI! Consideriamo che il prizepool garantito è una manovra di marketing per avvicinare più persone, e funziona visto che effettivamente i giocatori si fanno attirare. Potremmo definirlo uno ‘specchietto per le allodole’ per chi insegue un primo premio enorme che però avrà molte meno probabilità di raggiungere. È anche giusto cercare il big shot che cambia la vita o la carriera pokeristica, ma bisogna considerare che il principio è un po’ quello della lotteria, più alto è il premio, più gente partecipa, meno probabilità hai di raggiungerlo. Altri invece seguono l’overlay, che invece è una cosa importantissima da considerare per un giocatore, visto che alza di molto il ROI. Però chi organizza cerca sempre di evitarlo, le room non sperperano molti soldi in garantiti e se ad esempio c’è un garantito di 100K ma il torneo fa fisso 120K di montepremi, il garantito è inutile in teoria… in pratica se non lo metti la gente si iscrive ad altro.”

Per approfondire il discorso abbiamo chiesto a Galb le differenze tra un torneo con più o meno giocatori a parità di buy in e senza overlay.

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“Beh i tornei più grandi permettono di raggiungere ROI più elevati, quindi può avere senso cercare montepremi garantiti per avere ROI massimi. D’altro canto aumenta anche di molto l’incidenza della varianza. Un nono posto in un torneo da 400 iscritti ad esempio paga poco, sicuramente meno del primo posto in un torneo da 100 iscritti, e credo sia più semplice raggiungere il podio di un torneo con 100 giocatori che un FT ad un torneo con 400.”

Per dirvela in pokeristico è come scegliere se giocare un pot 500x al 10% o un pot 100x al 50%: questo è un caso di even, ma nella realtà il calcolo non è proprio così…

Insomma mettiamo un punto: cosa è più conveniente giocare? Tornei piccoli dove più spesso arriveremo primi o tornei grandi dove le rare volte che arriveremo bene guadagneremo molto di più?

“I vantaggi di uno o l’altro sono relativi alla run necessaria. Per arrivare al FT di un torneo con 2.000 iscritti bisogna vincere miliardi di showdown, in uno con 200 magari ne possono bastare 5. Insomma il numero di colpi ne aumenta la difficoltà. Io credo che entrambe le cose vadano giocate: è importante cercare il big shot, raramente giocatori di successo ne hanno fatto a meno, ma è altrettanto importante giocare tornei che siano meno in mano all’alea, che ci impediscano di impazzire o andare rotti!”  

 

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