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il 24 Mar 2016

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Il calciatore inglese Jamie Vardy al centro di un episodio di razzismo al tavolo da poker

Il calciatore inglese Jamie Vardy al centro di un episodio di razzismo al tavolo da poker

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Sarà per l’agonismo che è alla base di entrambi i giochi, sarà semplicemente per la loro bellezza, ma più il tempo passa più i mondi del calcio e del poker si mescolano.

Alla lunga lista che comprende Vieri, Ronaldo, Neymar, Trevisani, lo sfortunato Max Kruse, si aggiunge anche Jamie Vardy, attaccante del Leicester, ma la storia che accompagna il suo ingresso non è affatto una di quelle che fa piacere sentire.

Il ventinovenne di Shefield non ha avuto un ingresso nel mondo del calcio facile come molti suoi colleghi: fino a pochi anni fa giocava nell’ottava serie inglese e lavorava come metalmeccanico, riuscendo però nell’impresa -grazie ad indiscutibile talento e determinazione– di leveluppare da operaio a calciatore professionista nel giro di soli quattro anni.

Pur non essendo il giovane ragazzo prodigio che si trova ai più alti livelli ancor prima di raggiungere la maggiore età, Vardy in alcune occasioni non si è dimostrato molto più maturo o umile, basti pensare che per sei mesi ha dovuto giocare con un braccialetto elettronico legato ad una gamba, in libertà vigilata a causa di una rissa in un pub.

La sua presentazione ufficiale col mondo del poker non è stata molto più dignitosa: Vardy è al pieno centro di un episodio di razzismo al tavolo verde, ripreso dalle telecamere a circuito chiuso del casino e pubblicato sul sito thesun.co.uk,

Il calciatore, molto presumibilmente in tilt assoluto, inveisce contro un altro player di origini orientali apostrofandolo con il termine “Jap”, modo dispregiativo di indicare un uomo giapponese che deriva dai tempi della seconda guerra mondiale.

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Vardy prende di mira il giocatore asiatico, ripetendogli in più battute “Jap” e invitandolo ad uscire dalla sala, arrivando addirittura a minacciarlo e costringendo la fidanzata e i suoi compagni di squadra a trattenerlo per evitare altri problemi.

Uno spettatore ha commentato la scena con queste parole: “Si è comportato come un puro animale, è stato scioccante! L’altro ragazzo aveva i tratti asiatici, era assolutamente scioccato da quello che stava accadendo! Essendo un giocatore della nazionale inglese dovrebbe sapere che tutti gli occhi sono puntati su di lui quando esce, ma si è comportato come un qualsiasi calciatore bullo.” 

Un episodio senz’altro triste, purtroppo non nuovo nel mondo del poker live e nelle chat del poker online, e reso ancora più grave dal fatto che Jamie sia un personaggio pubblico, cosa che lui stesso ammette scusandosi pubblicamente il giorno dopo: “Il mio comportamento non è stato all’altezza essendo un personaggio pubblico.”

Sicuramente una cattiva pubblicità sia per il mondo delle carte che per quello del pallone.

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