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Per Martin Jacobson il poker online è troppo lento: “Cinque secondi per decidere, poi time bank!”
Non è una novità che i giocatori, almeno alcuni, protestino per l’eccessiva lentezza del poker live, fonte per i grinder più di noia che di divertimento.
Eccessive ‘tankate’ e mani infinite hanno portato così gli organizzatori di tornei a introdurre lo ‘shot clock’, cioè un tempo limite per prendere una decisione. C’è stato all’Aussie Millions di Melbourne e ci sarà anche al Super High Roller Bowl da 300.000$ dell’Aria di Las Vegas.
Più raro, invece, sentire delle lamentele legate al poker online, ma se a farle è il campione del mondo 2014 Martin Jacobson, beh, impossibile trattarle alla stregua di banalità.
Lo svedese ha mosso le proprie accuse via Twitter, additando l’online di essere troppo lento e che sarebbe ora di trovare qualche metodo per accelerare l’action.
“Non sarebbe l’ora di introdurre lo shot clock anche nel poker online, per ridurre gli eccessivi tank e velocizzare il gioco?”.
Per il campione WSOP sarebbe ideale che ogni player avesse a disposizione cinque secondi per decidere, prima che inizi a scorrere il classico time bank. Con meno tempo per pensare i giocatori, secondo lui, sarebbero anche più conservativi.
Calcolatrice alla mano, Jacobson ha conteggiato come una mano senza action, ovvero con un ‘walk’, potrebbe durare quattro minuti, senza spreco di secondi di time bank da parte di ciascun protagonisti. Effettivamente un po’ troppo.
La cosa certa, però, è che con soli cinque secondi per agire, i grinder sarebbero costretti a cambiare le loro abitudini e a ridurre il tabling, visto che non avrebbero abbastanza tempo per cliccare contemporaneamente, senza finire in sit-out, su più tavoli.