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Il governo vota no alla doppia tassazione, ma valuta l’idea di tassare le vincite online
Novità in materia di gaming dalla commissione Politiche dell’Unione europea: in esame la legge europea 2015 e le sue disposizioni riguardo gli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, che parificando la tassazione delle vincite nei casinò esterni alla frontiera tiene al sicuro l’Italia da una procedura di infrazione UE.
Come riportato da agimeg.it, sono state bocciate ieri dal governo due differenti proposte, presentate da Movimento 5 Stelle e Lega Nord, riguardanti il gioco d’azzardo e la sua tassazione.
L’emendamento del senatore Endrizzi (M5S) proponeva che le vincite conseguite in territorio nazionale e di altri Stati membri “costituiscano reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta“; più specifica e meno relativa al poker invece la proposta del senatore Candiani (Lega Nord): aumento del prelievo erariale su tutte le gaming machine (nello specifico: articolo 110, comma 6, lettera a) e lettera b) del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773).
La commissione ha respinto, come detto, queste due proposte, tranquillizzando i nostri rounder che non dovranno preoccuparsi delle loro vincite all’interno del territorio europeo.
È stato approvato invece l’emendamento di Cociancich (PD), che conferma l’estromissione delle vincite al gioco dal reddito dei player e si concentra maggiormente sulla prevenzione, la sensibilizzazione ed il trattamento dei giocatori compulsivi.
“Adoperarsi per proporre una sistematizzazione complessiva dell’intera normativa inerente la disciplina dei giochi, sulla falsariga dei criteri di cui alla citata legge delega del 2014; a promuovere, prioritariamente, iniziative di prevenzione dei fenomeni di gioco compulsivo e problematico, attraverso campagne di sensibilizzazione sull’uso responsabile del denaro, sulla limitazione all’accesso al debito e sui rischi collegati al gioco d’azzardo, particolarmente nelle scuole.”
L’ordine del giorno di Cociancich però potrebbe nascondere una brutta sorpresa per i grinder dell’online: con l’obiettivo di finanziare attività di prevenzione e assistenza per il gioco d’azzardo patologico, Cociancich ha proposto di “valutare la possibilità di prevedere un prelievo fiscale sulle vincite ottenute in case da gioco online, autorizzate in Italia e negli Stati membri“.
Per il momento nulla di confermato, ma se questa possibilità proposta da Cociancich finisse per trasformarsi in realtà, il panorama del poker online subirebbe molto probabilmente un brutto colpo.