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Doyle Brunson vince ancora una volta il suo heads-up contro il cancro: “Sono un uomo fortunato”
All’età di 82 anni Doyle Brunson è l’osso duro di sempre. Per la sesta volta nella sua vita ha sconfitto un brutto male, un carcinoma che a quanto pare ora non fa più paura. Potremmo rivedere presto il mitico Doyle ai tavoli delle WSOP?
Tutti se lo chiedono ma per ora l’unica notizia certa è quella che ha dato lui stesso attraverso Twitter. Nonostante la veneranda età infatti Doyle sa usare i social meglio di un ragazzino e lunedì ha annunciato di aver sconfitto il sesto cancro trovato dai medici sul suo corpo che non ha alcuna intenzione di mollare.
Anche uno come Doyle però ogni tanto può sbagliare. Nel suo tweet dell’altro giorno infatti ha piazzato un hashtag dedicato al ‘trattamento Mose’ ma voleva scrivere in realtà ‘trattamento Mohs‘ come qualcuno gli ha fatto notare. Lasciando perdere questo, aggiungiamo che Doyle si è definito un uomo fortunato e che ringrazia Gesù per i suoi successi.
Tra poco più di un mese iniziano le WSOP 2016 di Las Vegas e a questo punto è lecito sperare di rivedere Doyle Brunson ai tavoli del Rio. Negli ultimi anni lo abbiamo visto in azione sempre più raramente, come è normale che sia. L’ultimo suo risultato ufficiale risale al 2013, quando si piazzò ITM a 79 anni al Main Event delle World Series.
Fino al 2011 (quando era un arzillo 77enne) possiamo dire che è stato attivissimo in giro per gli USA e non solo. In carriera può vantare più di 6 milioni di dollari incassati nei vari tornei live. È stato in testa alla All Time Money List dove adesso è comunque ancora nella top 100.
C’è ancora bisogno di una figura come lui nel mondo del poker. Non possiamo che augurare ancora salute e fortuna a questo ragazzo nato nel Texas il 10 agosto 1933.
Nel frattempo attendiamo il debutto di suo figlio Todd nella Global Poker League. Ricordiamo che Todd è stato scelto da Max Pescatori come wild card per i Rome Emperors; un motivo in più per simpatizzare la famiglia Brunson!