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il 20 Ott 2008

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Sorel Mizzi sospeso da Pokerstars

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Ci risiamo, di nuovo il giovane Sorel Mizzi nei guai anche se questa volta sembrerebbe aver pagato più per la sua reputazione che per chissà quale fattore di gravità. Ricorderete questo giovanissimo player canadese (appena 22 anni) coinvolto, circa un anno fa, in una scomoda vicenda di “account selling” (vendita di account) su Full Tilt Poker.
Il tutto iniziò quando il giornalista di Bluff Magazine Chris Vaughn, giunse fra i primi 24 giocatori del grande torneo domenicale di Full Tilt. Vaughn a questo punto contattò Mizzi offrendogli una percentuale sulla vincita in cambio del suo talento: Sorel infatti doveva prendere il posto del reporter e giocare la fase finale del suddetto torneo.
Mizzi accettò e sembra che ci prese anche gusto, al punto che chiese a Vaughn di vendergli l’account, il giornalista accettò, risultato? La cosa venne scoperta e Sorel Mizzi fu bannato a vita da Full Tilt mentre Chris Vaughn fu licenziato in tronco da Bluff Magazine.
Negli ultimi tempi hanno iniziato a circolare indiscrezioni secondo le quali Sorel sarebbe stato bannato anche da Pokerstars dove gioca con il nick “zangbezan24”. Il canadese non ci sta e posta una sua personale smentita sul forum americano 2+2.

Ecco cosa scrive Mizzi:

“Mi dispiace deludervi ragazzi ma non mi hanno bannato da Pokerstars! Ma semplicemente sospeso a causa di un’infrazione minore, una sciocchezza. Mi trovavo in aereoporto e mi sono accorto di essere preregistrato ad uno degli eventi WCOOP, precisamente il Pot Limit Omaha da 300 dollari. Considerando che l’evento sarebbe iniziato di lì ad un’ora ed il mio volo sarebbe durato altrettanto ho calcolato che in massimo un’ora e mezza avrei raggiunto l’albergo. Per non perdere quella mezzora di torneo ho chiamato un mio amico e l’ho fatto connettere con il mio account per giocare quei primi minuti. Appena tornato in albergo ho ripreso in mano la situazione. Purtroppo Pokerstars non ha gradito, anche se si è trattato solo di mezzora. Oramai vengo associato a gente come JJProdigy e Josh Field, quindi è normale che appena faccio qualcosa leggermente fuori dalla norma venga subito redarguito.
All’inizio Pokerstars voleva sospendermi per sei mesi ma, dopo un intenso scambio di mail, hanno deciso di dimezzarmi la pena a tre mesi. Pur non essendo affatto d’accordo con questa misura punitiva, che considero eccessiva vista la situazione, non posso che apprezzare la solerzia con la quale Pokerstars agisce al fine di salvaguardare l’integrità del poker online”

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