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il 7 Giu 2016

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Max Pescatori sul ritorno di Ferguson alle WSOP: “E’ un po’ arrugginito, rivedremo anche Lederer ma nessuno gli romperà le scatole!”

Max Pescatori sul ritorno di Ferguson alle WSOP: “E’ un po’ arrugginito, rivedremo anche Lederer ma nessuno gli romperà le scatole!”

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Lo chiamavano (e ancora lo chiamano) ‘Jesus’, e proprio come Gesù, dopo la ‘morte pokeristica’ seguita al crack di Full Tilt, Chris Ferguson ha conosciuto i giorni scorsi ai tavoli verdi delle WSOP la sua resurrezione.

Certo, da qualche anno ormai il gonfalone celebrativo della sua vittoria al Main Event del 2000 non svetta più al Rio.

Ma probabilmente per Ferguson questo è l’ultimo dei problemi, visto che, come ha riferito, è arrivato alle WSOP “solamente per giocare a poker”. Nessun interesse per la forma, dunque, ma solo per la sostanza.

Max Pescatori, che lo ha incrociato al Seven Card Stud Championship da 10.000$ di buy-in, il torneo che ha segnato il ritorno ufficiale del fondatore di Full Tilt alle World Series, conferma:

“Ferguson è stato molto discreto, non ho parlato di nulla in particolare – dice Max da Las Vegas – appena è arrivato Phil Hellmuth è andato lì a salutarlo e anche io l’ho salutato perché mi è stato sempre simpatico. Trovo che sia una persona molto intelligente e moderata. Al tavolo è un signore ed è bello parlarci”

Per Max, comunque, gli anni lontani dal poker giocato hanno lasciato il loro bel segno:

“Al tavolo non ha vinto una mano poi l’ho buttato fuori io – prosegue Max – mi è sembrato un po’ arrugginito ma non posso dirlo con cognizione piena dal momento che appunto non ha vinto una mano”

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Pescatori conferma anche il rumour secondo cui in questa edizione WSOP farà ritorno al Rio anche l’altro fondatore di Full Tilt, Howard Lederer, che di recente ha rivolto le sue scuse pubbliche alla community pokeristica per quanto accaduto proprio nell’ottica di una riabilitazione.

“Qui dicono tutti che arriverà anche Lederer, che aveva fatto scuse ad hoc per quello – dice Max, che poi spiega il suo punto di vista sulla vicenda:

“Siccome i giocatori sono stati tutti rimborsati, gli unici arrabbiati oggi sono gli azionisti e qualche pro che aveva un contratto con Full Tilt. Ma non credo che ci sia chissà quale arrabbiatura verso di loro, soprattutto nei confronti di Chris che c’entrava molto meno sui casini che sono successi. Francamente non credo che qualcuno gli romperà le scatole aldilà di qualche battuta…”

 

 

Foto: Twitter Kevin Mathers

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