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il 21 Ott 2008

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Scontro Heads Up fra Annette e Doyle Brunson

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“Ho visto il poker evolversi nei passati 50 anni e continuo a giocare nelle più grandi partite di tutto il mondo”. C’è un solo giocatore, oggi, che può permettersi di dire questa frase. Indubbiamente il player più longevo della storia del poker: Doyle Brunson, detto anche il ‘godfather’ (padrino) del poker.

Nato in Texas nel lontano 1933 Doyle è ritenuto il simbolo di questo sport. Nella sua carriera vanta ben dieci braccialetti WSOP (World Series of Poker) vinti, di cui due main event, e nel 1988 è stato inserito nel Poker Hall of Fame.

Dall’altra parte abbiamo Annette Obrestad, una delle giocatrici più giovani e promettenti degli ultimi anni. Nata in Norvegia nel 1988, a soli 19 anni è stata già soprannominata la regina del poker e vanta un ammontare di vincite, online e live, di diversi milioni di dollari.

Cosa accomuna questi due celebri giocatori? Un avvincente scontro heads up naturalmente!

Nel carnet delle passate WSOPE (World Series of Poker Europe) Betfair, sponsor dell’evento, ha deciso di organizzare uno scontro fra gli antipodi di questo sport, sia per età che per stile di gioco.

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L’evento è stato proprio costruito intorno alla differenza d’età. Da un lato il player d’esperienza, dal gioco solido, che vanta una carriera inimitabile e diverse pubblicazioni teoriche di grande successo. Dall’altro la giovane promessa, arrembante e dal gioco estremamente aggressivo. La tradizione del poker live giocato prevalentemente nei casinò di Las Vegas contro l’esperienza da mouse costruita in migliaia di ore davanti al computer.

Lo scontro era stato previsto in tre manches ma ne sono bastate solamente due a ‘Texas Dolly’ per aggiudicarsi l’evento. Nella prima partita Brunson chiude sul board una scala al kappa sufficiente a conferirgli la vittoria contro la scala alla donna della Obrestad.

Nel secondo match Doyle chiude la partita, non senza un aiuto della dea bendata. Dopo una serie di raise e reraise Brunson manda i resti, in bluff, con J-3 ma Annette non ci pensa due volte a chiamare con K-J. Solo un modesto 23% di possibilità di vittoria per il texano ma un tre sul board e nessun kappa permettono all’esperienza di prevalere sulla giovane promessa.

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