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Duke Lee e una doppia deep run… multitablando da due casinò diversi!
Non solo le WSOP al Rio; nel periodo estivo gran parte dei casinò di Las Vegas propone un’offerta alternativa ai più classici tornei da braccialetto. Tanti eventi a buy-in più contenuti, ma anche tornei che nulla hanno a che invidiare agli eventi ufficiali dei campionati del mondo.
In questi giorni, per l’appunto, l’M Resort SPA Casinò ha proposto l’Hollywood Poker Open, Championship da 2.500$ di buy-in. L’evento era in concomitanza con il Monster Stack da 1.500$ delle WSOP e nonostante i 20 minuti di Taxi che separano le due strutture, più di un giocatore ha scelto di schierarsi entrambi, ritenendoli troppo +EV da missare.
Tra questi c’è anche Duke Lee, grinder americano di origini asiatiche, che non si è fatto intimorire dalla sovrapposizione dei due eventi e dopo essersi registrato all’Hollywood Poker Open ha fatto altrettanto al Monster Stack:
“Inizialmente l’idea era quella di giocare l’HPO – ha rivelato ai colleghi di Pokernews – e poi iscrivermi in late registration al Monster Stack. Ne ho discusso con diversi ‘colleghi’ e la maggior parte mi ha detto che avrei potuto farcela. Ovviamente le cose si sarebbero complicate solamente in caso di doppia deep run, ma quello sarebbe stato un problema da valutare in seguito…”
E come puntualmente capita in queste situazioni, Lee riesce a macinare chips su chips approdando al Day3 dell’HPO con 284.000 chips, 21esimo su 24 left e al Day2 del Monster stack con 116.200 gettoni, 116° su 1998 player ancora in gioco.
“A quel punto la decisione non è stata poi così complessa. Mi sono ovviamente ripresentato all’HPO, dove eravamo solamente 3 tavoli left e un primo premio da 300.000$. Al Monster Stack avevo circa 100bb e potevo permettermi di perdere diverse orbite. La mia testa era concentrata esclusivamente sul Championship, ma alcuni dei miei avversari al tavolo sapevano che ero in gioco anche al Monster Stack e hanno subito cercato di prendermi le misure, convinti avrei giocato più aggressivo del normale. Sinceramente sarei stato disposto ad abbandonare del tutto il Monster stack, accontentandomi anche di fare un piccolo ITM, morendo in sit out; vero che il torneo del Rio garantiva al primo classificato oltre 1 milione di dollari ma la strada era ancora lunga! Purtroppo però non ho modo di fare ulteriori calcoli: Calvin Anderson scoppia i miei ‘Cowboys’ con la sua coppia di 10 e chiudo l’HPO al 18° posto per 13.000$… e sono già sul Taxi verso il Rio!”
Arrivato alla Pavillion Room, Duke riprende il suo Monster Stack con 20bb in meno rispetto a inizio day. Più motivato che mai, Lee ingrana la quinta… e riesce a chiudere il day2 con 416.000 chips… 92/276!
Ma l’incredibile storia dell’americano non finisce qui; il giorno seguente Duke non perde il ritmo e riesce a imbustare nuovamente: è 23esimo su 26 left in un torneo da 6.927 giocatori!
La favola si conclude dunque il giorno seguente quando su flop Q96, Lee le mette tutte in mezzo con QJ, ma non può nulla contro l’A-A di David Pham, vincente su turn e river blank.
Dopo aver incassato altri 39.000$ (per un bottino complessivo da 52.000$) e ridefinito il concetto di multitabling live, Duke ha commentato questo tour de force in poche, semplici parole:
“E’ stata una figata! Rifarei la stessa scelta anche domani!”