Pescatori e il ping-pong detiltante contro Sammartino: “Ho vinto io sul filo di lana, via lo stress in vista del 50K!”

L’appuntamento con il quinto è rimandato, ma nessun rimpianto: quando le carte non girano, d’altronde, c’è poco da fare.

E’ un Max Pescatori che non ha nulla da recriminarsi dopo l’uscita in terza posizione al 1.500$ Seven Card Stud WSOP per un premio di 46.000$:

“Ho giocato il tavolo finale veramente veramente bene – dice Max da Vegas – non ci sono recriminazioni. Quando sono finalmente riuscito a salire sono stato battuto due volte da Friedman… Il problema era che la signora [Katherine Fleck, poi quarta ndr] era ormai corta, Friedman e io avevamo gli stessi soldi e mi sono appoggiato su di lui perché avevo una lettura molto importante”

Ai fini del torneo del nostro Pirata sono risultati decisivi due spot giocati proprio contro il player arrivato poi secondo, che ha trovato le sue nel corso della mano:

“Una mano sapevo dove era e so che Friedman ha preso il jack in ultima strada sennò non avrebbe mai chiamato. Anche nell’altra mano ha fatto un’altra coppia strada facendo… Purtroppo queste mani grosse che ho perso contro Friedman mi hanno spinto in basso, poi sono saliti i bui, ho perso un’altra mano e mi sono trovato corto”

A Max non ha invece creato problemi particolari il vincitore Shaun Deeb, giustamente temuto dall’azzurro più degli altri avversari:

“A parte la mano in cui Deeb mi ha eliminato, devo dire che nelle ultime due giornate di gioco sono sopravvissuto grazie alle cose che gli ho combinato… Lui mi temeva e stava lontano da me, le sue chips le ha guadagnate sugli altri su cui era in posizione. Io lo attaccavo ogni volta che capivo che non aveva nulla, ricordo un mio rilancio in sesta col nulla cosmico dove lui ci ha pensato un sacco e poi ha passato. Mi ha battuto alla fine, quando eravamo rimasti in tre, ma non è stato lui a outplayarmi. Se avessi vinto quei due grossi piatti contro Friedman sarei andato lungo e poi me la sarei giocata alla pari contro Deeb”

Per smaltire la tensione del quinto braccialetto mancato Max si è sfogato… Col ping-pong!

Come si vede nella foto in alto, infatti, dopo essere uscito dal Rio Casinò Pescatori ha raggiunto la villa affittata da Dario Sammartino assieme all’altro Rome Emperors Mustapha Kanit, fresco dei tre punti portati al Team nella sessione heads-up contro Jake Cody:

“Qua è veramente un parco giochi, hanno Playstation, golf, basket, ping-pong… – dice Max – Siamo arrivati che stavano giocando e abbiamo fatto un doppio, io e Musta contro Dario e Pasquale. Alla fine Dario mi ha sfidato in singolo ed è stata una bella partita, ho vinto io però il match decisivo si è chiuso sul 21 a 19 per me, quindi è stato davvero combattuto”

Secondo Max un po’ di attività fisica è fondamentale per smaltire stress e tensioni accumulati al tavolo verde:

“Io di solito gioco a tennis col mio amico Fabio Coppola, e devo dire che mi aiuta parecchio… Ogni tanto è necessario sfogare via le tossine! Anche oggi abbiamo giocato a ping-pong veramente tanto e sono sicuro che nei prossimi giorni avvertirà i benefici”

Sarà fondamentale, perché in chiusura di conversazione Max lancia la bomba:

“Ho deciso di giocare il 50.000$ Poker Player Championship che parte domani!”

Dopo un po’ di sano ping-pong affrontare i più forti giocatori del mondo verrà più facile 🙂