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Mike Sexton: “Il futuro del poker? Shot clock e satelliti online… per i day2 live!”
Ve ne avevamo già parlato, in anteprima, qualche mese fa.
Ieri, dopo mesi di attesa, Mike Sexton ha presentato il suo “Life’s a gamble”, testo in cui lo storico commentatore WPT racconta i più svariati aneddoti in oltre 40 anni vissuti da protagonista nel mondo del poker.
Chiamarla autobiografia è riduttivo; Sexton narra anche alcune singolari vicende che hanno come protagonisti i ‘mammasantissima’ di questo meraviglioso ‘sport’: da Stu Ungar a Chip Reese, da Doyle Brunson a Billy Baxter.
Per sponsorizzare l’uscita del libro, Sexton ha scelta una cornice tanto strategica quanto suggestiva, piazzando uno stand all’ingresso della poker room dell’Aria, in concomitanza con il WPT500 che andrà, come da tradizione, a seguire giornalisticamente.
Mike ha firmato decine di autografi per i fan e rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi di PokerListings:
“Il mio libro parla del passato, del modo in cui il mondo del poker è cresciuto, ma la cosa che più mi fa felice è vedere come questo gioco si stia espandendo sempre di più a livello globale e ci siano dunque tante nuove storie da scrivere. Una volta che negli Stati Uniti verranno risolti tutti i problemi legati all’online, potrebbe esserci un nuovo boom!”
Soffermandosi sul presente, e dando sempre uno sguardo al futuro, Mike ritiene che ci siano due punti chiave su cui puntare:
“Il primo è lo shotclock. Rendere l’action sempre più ritmata, stimolare il cervello a prendere decisioni rapide non può far altro che rendere il poker sempre più tecnico. In secondo luogo credo che una delle cose più interessante da proporre ai player sia quella di creare satelliti online che diano la possibilità di qualificarsi direttamente ai day2 live. PartyPoker ha già ideato qualcosa del genere. In questo modo si risparmia notevolmente sulle spese di trasferta e si ha quasi la certezza di essere ITM una volta seduti al casinò!”
In ultimo, Mike ha sottolineato con orgoglio il suo più grande achievement lifetime:
“Ne ho vissute di cotte e di crude. Ci sono tanti highlights nella mia storia pokeristica, ma non ho alcun dubbio su quale sia quello che mi rende davvero fiero del mio percorso in questo mondo: l’ingresso nella hall of fame è il riconoscimento più grande per ogni amante di questo gioco, un premio che resterà per sempre”.