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Lo straordinario viaggio a Macao del rounder Tony G.: food tips & dress code
Antonio è un grinder di cash game live. Attratto da ogni spot più EV, nel suo peregrinare ai tavoli verdi è andato anche nella nuova Eldorado del poker, Macao. Su ItaliaPokerClub pubblica a puntate il diario del suo viaggio.
(Il viaggio da Venezia)
(Alla scoperta delle usanze locali)
(La passeggiata al Venetian)
Torniamo a Macao. Un pokerista non può non metterlo tra le proprie mete.
Gioco, libertà, sicurezza, cibo, attrazioni. Cibo: come è buono quello cinese, nei ristoranti non per turisti!
Siamo stati al Tou Tou Koi, nella Macao vecchia, con negozi alimentari aperti e bancarelle anche di notte, vicoli stretti tipo Spaccanapoli, 200 clienti all’interno. Io e il mio compagno di (s)ventura unici clienti occidentali (foto in alto).
Meraviglioso, è proprio quello che cercavo. Pesci, crostacei e granchi vivi all’ingresso del ristorante, e si può scegliere cosa farsi servire.
Cibo buonissimo. Tutto. Scegliamo un granchio gigante, ce lo portano a tavola vivo, ce lo pesano davanti a noi e ci fanno anche il prezzo.
Molto onesto e chiaro. Sublime poi la zuppa di aragosta. E quella di pinne di squalo. Che non so per quanto ancora sarà possibile provare, visto il divieto di importare pinne di squalo dalla maggior parte dei partner occidentali della Cina. Costo di una cena nella quale abbiamo provato 7-8 pietanze diversi: circa 60 euro a testa.
Amanti dei crostacei (ostriche, ricci di mare, mega scampi e cozze etc.) ma non volete commistioni con la cucina orientale? Allora alla Beaux Arts è il posto per voi. All’interno della hall dell’MGM, il ristorante è di altissimo livello.
Però preparatevi a pagare non meno di 100/120 euro. E potrete ammirare il maxi acquario, all’interno dell’hotel, che va da suolo a soffitto, alto oltre 10 metri.
E cosa ti trovo all’interno dell’MGM? Il negozio di un famoso sarto napoletano (Isaia), il cui motto napoletano è: Vien’ quann’ vuoie nuie cca’ stamm (vieni quando vuoi, noi qua siamo), Tradotto in un molto più prosaico inglese: “Come whenever you want”.
Le giacche proposte però, nel viaggio Napoli-Macao hanno perso molta dell’eleganza e classe tipica dei maestri sarti napoletani per acquisire più improbabili eleganze orientali, diventando per esempio giacche a quadretti bianchi e rossi o bianchi e rosa. Misteri del marketing!
E prima di ripartire, non dimenticate di passare per il centro di Macao, proclamato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Rivedete i vecchi edifici portoghesi, stile coloniale e mercatini alimentari, pieni di confusione colorata, di cibo talvolta indecifrabile.
Avrei voluto provare tutto, anche la carne essiccata che vendono a pezzettini e che ti mettono in sacchettini da asporto così puoi mangiarli mentre passeggi, ma la mia fifa di “guastarmi lo stomaco” ha prevalso.
Ogni volta che vado a Macao, perdo completamente la dimensione temporale; un po’ le sette ore di differenza di fuso orario, un po’ la città che vive 24 ore senza soluzione di continuità, un po’ il modo di vivere orientale che ben si presta a “lasciarsi andare”.
Insomma Macao è ottima anche come vacanza dove si vuole staccare completamente dalla propria realtà quotidiana.
I sei giorni mi sono volati, sarei rimasto ancora un paio di giorni. Ma tornerò, e tornerò ad aggiornarvi.