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WSOP – Ecco i profili dei November Nine 2016. Lo spagnolo Fernando Pons è la grande sorpresa!
Tra 6.737 iscritti questi sono gli ultimi nove superstiti del Main Event WSOP.
Tutti hanno in tasca già un milioncino di dollari assicurato ma dal 30 ottobre si punterà naturalmente al braccialetto e agli otto milioni del primo premio.
Oltre agli Stati Uniti, è rappresentato il Canada grazie a Griffin Benger e poi ci sono anche tre nazioni europee in lizza.
Sicuramente tra gli italiani c’è chi simpatizzerà per il belga Hallaert o il ceco Ruzicka. La storia più bella è quella dello spagnolo Fernando Pons.
Il player iberico negli States finora aveva piazzato solo una bandierina al Wynn nel 2014. Questa estate è volato a Las Vegas solo per giocare il Main Event WSOP!
Sta vivendo in pratica il sogno di tutti gli appassionati, è lui la grande sorpresa di questo tavolo. Riuscirà a compiere una rimontona contro avversari molto più esperti e titolati di lui?
CLIFF JOSEPHY (USA) – 74.600.000
Con quasi 75 milioni di chips e 51 anni, l’americano Josephy è il meno giovane al tavolo e guarda tutti dall’alto. In carriera ha già vinto due braccialetti WSOP: il primo nel 2005 nella variante Seven Card Stud, il secondo nel 2013 in un evento Shootout. Può vantare 17 ITM e oltre 800mila dollari vinti alle Series. È un giocatore noto anche online e dunque possiamo già dire che è lui il favorito alla vittoria, l’uomo da battere.
QUI NGUYEN (USA) – 67.925.000
Un nuovo Nguyen del poker cerca di entrare nella storia. Anzi, ci è già riuscito. Il secondo in chips al tavolo è l’unico residente a Las Vegas tra i nove, eppure a 39 anni vanta poco più di 50.000$ vinti in tornei live. Il suo risultato migliore è il suo unico precedente ITM alle WSOP, un 54° posto del 2009 da 9.029$. Si chiama come uno dei nipotini di Paperino ma con il suo stack c’è poco da ridere, soprattutto per gli avversari.
GORDON VAYO (USA) – 49.375.000
Il 27enne Vayo ha una grande esperienza alle WSOP, dove vanta 26 bandierine e 608mila dollari vinti. Ora è al terzo tavolo finale. Nel 2014 sfiorò il braccialetto piazzandosi secondo in un evento Six Handed. Adesso quindi ha la grandissima opportunità di rifarsi in un torneo ancora più importante… il più importante di tutti! Ha preso parte all’ultima mano del Day 7 ma senza successo.
KENNY HALLAERT (BELGIO) – 43.325.000
Il 34enne belga è il migliore nel chipcount del tavolo tra i tre giocatori europei. Alle WSOP vanta 22 bandierine e in carriera ha già vinto più di un milione nei live. Lo scorso anno si è piazzato 5° nel primo Colossus delle World Series. Grazie ad Hallaert il Belgio è per il secondo anno consecutivo al tavolo finale del Main Event. Un anno fa Pierre Neuville fu il primo a rappresentare il suo Paese tra i November Nine.
MICHAEL RUANE (USA) – 31.600.000
Lui ha eliminato Josh Weiss in decima posizione. Per i suoi modi di fare, il 28enne Ruane si candida già come il personaggio misterioso di questo final table. Alle WSOP prima di oggi poteva vantare solo 3 bandierine e 24mila dollari vinti. Sulla sua carriera si sa pochissimo. Possiamo dirvi per ora solo che al Day 7 si è presentato vestito tutto di nero raccontando di aver comprato dei vestiti semplici e puliti perché non pensava di durare così tanto al Main.
VOJTECH RUZICKA (REP. CECA) – 27.300.000
Il 30enne ceco è stato il chip leader del Day 6 e nell’ultima giornata ha imbustato praticamente meno di un milione in più. È il secondo rappresentate della Repubblica Ceca capace di arrivare tra i November Nine: il primo fu Martin Staszko nel 2011. Ruzicka è andato a premio 17 volte alle WSOP raggiungendo lo scorso anno un final table in un evento Bounty. In carriera ha vinto più di 1 milione nei live, grindando soprattutto in Europa.
GRIFFIN BENGER (CANADA) – 26.175.000
Il 31enne canadese è sicuramente uno dei nomi più noti al tavolo. Arriva dal mondo dei videogames. Dovete sapere infatti che è stato campione del mondo del gioco Counterstrike. Ora cerca la clamorosa affermazione nel poker live dopo essersi già fatto rispettare ai tavoli online. Alle WSOP conta 13 ITM e un 90° posto ottenuto nel Main Event del 2014.
JERRY WONG (USA) – 10.175.000
Lui è stato invece chip leader del Day 5, la giornata nella quale sono usciti gli ultimi italiani Meoni e Mascolo. Alle WSOP è andato a premio 19 volte incassando 127mila dollari, senza però mai raggiungere un tavolo finale. Ha scelto il momento giusto per farlo! Pure lui, come altri già citati, vanta poco più di un milione vinto in tornei live.
FERNANDO PONS (SPAGNA) – 6.150.000
Lo spagnolo 37enne è il più short al tavolo ed è sicuramente il protagonista della storia più straordinaria. Fernando sta giocando il suo primo e unico torneo WSOP del 2016. È volato questa estate a Las Vegas di proposito e sta vivendo il sogno di qualunque appassionato del gioco. In carriera può vantare solo risultati ottenuti in Spagna, oltre ad un 56° al Wynn del 2014. A quanto pare però gioca online su 888 dove si è qualificato al Main con soli 30 euro!