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Spot analysis by Doug Polk: come giocare le coppie alte in 3-way su flop bassi con 80bb
Con la vittoria del braccialetto al Tag Team Event, la coppia Doug Polk e Ryan Fee ha fatto ottima pubblicità al loro nuovo portale di coaching, Upswingpoker.com.
Certo, non che ne avessero bisogno: con i consigli di un giocatore del calibro di Polk la pagina è seguitissima, e anche noi tra i nostri articoli abbiamo riportato qualche perla di saggezza Polkiana.
Molti giocatori da tutto il mondo inviano le loro domande a Douglas, che successivamente risponde tramite video: le questioni sono delle più varie, da generali come “Qual è il rapporto ottimale bluff/value?” a incredibilmente specifiche come quella che vi riportiamo qua sotto:
“Come giochi mani da T-T a A-A con 80bb su flop 8-7-5 dopo aver rilanciato pre da EP e aver trovato i call di MP e SB? Credo che 9-9 sia un chiaro check, ma MP e SB possono avere set (più spesso MP che SB). Quanto spesso dobbiamo c-bettare in questo spot?”
La risposta di Polk:
“È una domanda interessante, penso che ci siano molti approcci differenti a questa mano. Ci sono molti buoni giocatori che generalmente checkano la maggior parte delle loro mani qui, check-raisando alcune, check-callando altre… Sono d’accordo, 9-9 è un check, un’ottima mano per check-callare. Il problema di checkare mani come J-J e T-T è che la nostra possibilità di puntare al turn è molto limitata: A, K, Q, 9, 6, 4 sono tutte carte pessime… Direi che con carte simili sono più incline a puntare, poiché per quanto sia vero che i nostri avversari possono avere set, noi stessi bilanceremo puntando mani forti come 8-7s, set, e qualche draw come 9-Ts e J-9s.”
Interessante notare come cambiando una sola carta del board, la strategia cambia radicalmente:
“Se il board fosse invece A-5-7 per esempio, bisognerebbe sempre checkare, perché non abbiamo mani davvero forti con cui bilanciare, come 9-6 o 6-4, e gli avversari hanno sicuramente delle mani molto valide. Detto ciò, non bisogna nemmeno vivere con la paura dei mostri, perché se puntiamo con J-J e ci chiamano entrambi, la maggior parte delle volte saremo ancora avanti, visto che potrebbero avere 4-4, 6-6, 9-9, T-T, A-J, A-T.”
Tirando le somme: meglio puntare che check-callare, può andare bene anche il check raise se sappiamo bilanciare bene il nostro range, ma comunque è una situazione abbastanza complicata:
“In generale direi di checkare sempre i 9-9, se vogliamo avere un range di trap possiamo check-callare A-A o K-K, ma con mani da Q-Q a T-T direi che è il caso di puntare perché sono troppo vulnerabili dai vari turn, e bilancerei facendo lo stesso con mani forti come set e two pair. Se volete avere una strategia più orientata verso il check-raise può andare bene, ci sono molti giocatori forti che lo fanno, ma io tendo a evitare perché odio check-raisare mani come T-T: se va check-check fa schifo, se check-raisiamo e chiamano fa schifo allo stesso modo… non dico che sia un errore, ma io tendo al bet o al check-call. Se volete avere un range di check-raise consiglio di mixarlo con mani come Q-J con backdoor di colore, mani come 7-7, poi potete bilanciare anche nelle strade successive, potete mixare alcuni check-call ad esempio con 8-8… Insomma si possono applicare molte strategie bilanciate, ma questo è uno spot comunque non bellissimo, visto che i nostri avversari avranno mani forti e noi non siamo in posizione su entrambi, ma credo che puntare sia il minore tra i due mali.”